La Nuova Ferrara

Sotto i riflettori

Eleonora Abbagnato a Ravenna: «Sul palco trovo la libertà»

Samuele Govoni

	Eleonora Abbagnato / foto Stefano Pischiutta
Eleonora Abbagnato / foto Stefano Pischiutta

Mercoledì 19 giugno al Pala De André di Ravenna in scena “Les Étoiles” di Cipriani. La protagonista: «La danza trasmette positività, è un linguaggio universale»

18 giugno 2024
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Ravenna «La danza è un linguaggio universale, trasmette messaggi e supera confini». Sono le parole di Eleonora Abbagnato (già étoile dell’Opéra di Parigi, oggi direttrice del corpo di ballo e della scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma) che domani (19 giugno) alle 21.30 al Pala De André di Ravenna (viale Europa, 1) sarà protagonista di "Les étoiles", gala internazionale di danza a cura di Daniele Cipriani. L’appuntamento, che rientra nell’ambito del Ravenna Festival, porta sul palco il gotha della danza internazionale.

Il programma offre un viaggio attraverso le epoche del balletto classico, fino ai nostri giorni: dai passi a due e assolo tratti dai capisaldi del repertorio dell’800 e 900, ad altri di sofisticata modernità, talvolta con qualche piacevole "escursione" verso la danza contemporanea e folclorica. Alcune coreografie verranno viste in prima nazionale e non mancheranno delle prime assolute. A proposito dello spettacolo Cipriani ha detto: «Tolstoy scriveva che le guerre potranno cessare solo quando tutti si considereranno cittadini del mondo intero. Questo mondo, senza né frontiere né barriere di genere, noi lo ricreiamo in miniatura a "Les Étoiles". Basti considerare le coordinate geografiche dei Paesi d’origine delle stelle, delle loro compagnie di provenienza, oltre alle variegate nazionalità dei compositori e dei coreografi. Questo, dunque, è il mondo di "Les Étoiles": è l’ideale di cui la grande danza si fa portatrice». Sotto i riflettori, tra i vari protagonisti, anche Joaquin de Luz, già principal del New York City Ballet e ora direttore della Compañía Nacional de Danza di Madrid. In vista dello spettacolo Abbagnato si racconta ai lettori della Nuova.

Eleonora, come descriverebbe "Les Étoiles"?

«Una serata internazionale con ballerini diversi, provenienti da tutte le più grandi compagnie del mondo. Un appuntamento speciale».

Possiamo dire che la danza si fa portatrice di un messaggio?

«Assolutamente sì. La danza trasmette positività e passione, è una disciplina capace di parlare alle persone».

Lo ritiene un linguaggio universale? «Totalmente».

Si è avvicinata alla danza da bambina e non se ne è più allontanata. Come si sente?

«Passione e lavoro continuano a coincidere e questo è per me un grande privilegio».

È cambiato nel tempo il suo rapporto con questa disciplina?

«Sì, ora mi occupo di più di 160 allievi e di ben settanta ballerini professionisti. Continuo a danzare in alcune produzioni o serate di gala perché mi libera la mente, sento di averne bisogno. Il mondo della danza mi impegna moltissimo, è un lavoro a tempo pieno».

Cosa prova quando è sul palcoscenico? «È sempre una grande emozione tornare sul palcoscenico, provo un senso di libertà».

Ha raggiunto i massimi livelli, le è rimasto un sogno nel cassetto?

«Il sogno è quello d continuare ad aiutare i giovani che non trovano lavoro nei nostri teatri, e sono obbligata anch’io stessa a mandarli all’estero. Credo in questo nuovo progetto del ministro Gennaro Sangiuliano per la riapertura dei corpi d ballo».

Esercizio e studio sono fondamentali, anche i sacrifici non mancano. Cosa si sentirebbe di dire a chi ha intenzione di intraprendere questo percorso?

«Sicuramente intraprenderlo con tanta forza di volontà e passione è fondamentale; viene tutto da noi stessi».

La danza è sempre stata una certezza per lei o le è capitato di chiedersi se proseguire o fermarsi?

«La danza farà sempre e per sempre parte della mia vita, è difficile vedermi senza».Per informazioni e biglietti: tel. 0544.249244.