Carlo Rambaldi, il cinema e l’immortalità. Riscoprire film e opere, l’omaggio migliore
Sabato saranno 12 anni dalla scomparsa del maestro. Da Vigarano a Hollywood, vinse tre premi Oscar. Coi suoi effetti speciali fece sognare il mondo. Si spense a Lamezia Terme all’età di 86 anni
Vigarano Mainarda Il 10 agosto 2012 l’Alto Ferrarese era ancora in piena emergenza post terremoto. Non erano passati nemmeno tre mesi dalle scosse che avevano fatto tremare terra e certezze. Pochi secondi erano bastati per mettere in ginocchio migliaia di persone. In ginocchio sì, non a terra. In breve la voglia di rialzarsi prese il sopravvento e tutti si diedero un gran da fare per tornare alla normalità. Quel giorno, il 10 agosto 2012, un venerdì, mentre tra Sant’Agostino e Bondeno si facevano sopralluoghi e si spostavano macerie, a Lamezia Terme moriva Carlo Rambaldi: il maestro degli effetti speciali, originario di Vigarano Mainarda. Poco meno di mille chilometri separano Vigarano e Lamezia e, anche se Rambaldi aveva scelto la Calabria come sua casa, non aveva mai scordato le sue origini. Amava raccontare di quando, da bambino, costruiva “pupazzetti” con la terra dei campi nella pianura ferrarese. Nato nel 1925, dopo il diploma da geometra si laureò all’Accademia delle Belle Arti di Bologna e sul finire degli anni Cinquanta iniziò a frequentare gli ambienti cinematografici.
Oltreoceano In Italia realizzò effetti speciali per i film di Mario Bava, Dario Argento e Damiano Damiani ma quando volò in America le cose cambiarono. A Hollywood, nella seconda metà degli anni Settanta, iniziò a lavorare a grandi produzioni, incontrò registi affermati (o in ascesa) e prese parte a film divenuti leggendari. Anche grazie a lui. Il primo in ordine di tempo fu “King Kong” (1976) di John Guillermin; il film l’anno successivo gli valse il suo primo Oscar. Nel 1977 lavorò al fianco di Steven Spielberg in “Incontri ravvicinati del terzo tipo”, nel 1979 fu la volta di “Alien” di Redley Scott (ed ecco il secondo Oscar). Nel 1982 uscì “E.T. l’extra-terrestre” di Steven Spielberg, fu un trionfo. Il simpatico alieno creato da Rambaldi conquistò subito il pubblico. Nel 2022 in occasione dei 40 anni della pellicola “E.T.” tornò in sala in versione restaurata e anche il piccolo alieno riprese a far bella mostra di sé. Il personaggio gli valse il terzo premio Oscar.
Sogno mancato Nonostante la vita lo avesse portato lontano da Vigarano Mainarda, Rambaldi non rinunciava a tornare nel paese d’origine. Dopo la sua morte a Vigarano si parlò a lungo della realizzazione del cosiddetto “Museo Rambaldi”, spazio espositivo dedicato al genio degli effetti speciali. Dopo lunghi tira e molla il progetto sfumò definitivamente un paio d’anni fa. Un’occasione persa. Ricordare lui e le sue opere però è possibile, basta scoprire e vedere i suoi film; probabilmente l’omaggio migliore.l