Cristina D’Avena a Bondeno: «Nei concerti porto serenità e allegria»
La cantante apre la quarta edizione di Scorre-Il Festival e si racconta alla Nuova
Bondeno Alzi la mano chi non ha mai canticchiato, almeno una volta nella propria vita, una canzone dei cartoni animati. E, se si parla di questo argomento, non può non venire in mente la regina delle sigle, ovvero Cristina D’Avena, che questa sera sarà ospite speciale della quarta edizione di Scorre – il Festival a Bondeno. A partire dalle 21, sul palco di piazza Garibaldi (ingresso tramite il pagamento di biglietti a tariffa unica di 15 euro, disponibili su TicketOne oppure nella Pinacoteca civica di Bondeno), si potrà assistere al concerto spettacolo. Riassumere la carriera di Cristina D’Avena in poche righe è una missione quasi impossibile; quel che è certo è che proprio lei ha caratterizzato una gran parte degli anni ’80 cantando le sigle dei cartoni animati che allora si affacciavano timidamente nelle televisioni commerciali. I Puffi, L’incantevole Creamy, Jem, Kiss Me Licia, Mila e Shiro, Occhi di gatto, Memole dolce Memole, Pollon combinaguai sono ormai entrati nella memoria collettiva di grandi e piccoli e, durante i concerti, le differenze d’età scompaiono e come per magia si torna tutti bambini intonando quegli inni alla spensieratezza e al divertimento.
La carriera
«Uno dei miei personaggi preferiti – rivela la cantante – è sicuramente Kiss me Licia perché sono stata anche la Licia “umana” nei telefilm. È uno dei cartoni animati più importanti della mia vita che ho nel cuore e quando canto mi fa sempre emozionare». Altro personaggio di fantasia a cui Cristina vorrebbe somigliare (o magari già lo è) è Creamy: anime incentrato su una bambina che, attraverso un medaglione magico donatole da un folletto, si trasforma in una bellissima adolescente divenendo un’icona della canzone pop giapponese con il nome Creamy Mami. «È meraviglioso così come Jem: quando canto la sua canzone il pubblico mi accompagna perché è un personaggio molto rock e mi piacerebbe molto essere come lei». Andando indietro nel tempo, forse non tutti sanno che il suo esordio canoro è stato nel lontano 1968 a tre anni e mezzo sul palco dello Zecchino d’Oro cantando “Il valzer del moscerino” ma bisognerà attendere gli inizi degli anni ’80 per ascoltare la sua voce intonare una sigla di un cartone animato (Bambino Pinocchio).
Da lì in poi le richieste si moltiplicano e la voce di Cristina D’Avena diviene iconica: «Non mi sarei mai aspettata di arrivare fin qui. Quando ho iniziato ero una ragazzina e dovevo cantare una sigla, al massimo due o tre. Adesso che sono qui il mio pubblico me lo coccolo tutto e cerco di portare serenità e allegria come posso e canto anche nuove sigle: è appena uscita quella di un cartone animato molto importante lo scorso 26 agosto su Cartoonito che si intitola “C’erano una volta... gli oggetti”, il cui protagonista è il Maestro di “Siamo fatti così”. È molto interessante per i bambini dato che racconta la storia di come sono nati gli oggetti. Spero che la sigla piaccia, anche se i bambini me lo hanno già confermato e se la cantano sempre».
Sogno nel cassetto
Altro particolare , forse sconosciuto ai più, Cristina D’Avena si è cimentata anche nelle sigle dei videogiochi: è sempre sua la voce che si può ascoltare nell’intro per il mercato italiano di Genshin Impact. «È stato molto interessante, perché non è affatto banale scrivere una canzone per un videogioco. È totalmente un’altra realtà rispetto ad un cartone animato: devi capire certe dinamiche. Nel testo bisogna scrivere ma non scrivere, spoilerare ma non spoilerare... È molto difficile, però mi sono divertita e il pubblico ha gradito. Oltretutto è anche un bellissimo videogioco che va molto forte in Italia e all’estero». Chi ha seguito la carriera artistica di Cristina D’Avena sa che non è solo una cantante e non ha unicamente interpretato Licia nella versione “live action”. È stata anche presentatrice in vari programmi televisivi, inviata speciale e viene da chiedersi se vi sia ancora un sogno nel cassetto: «Sicuramente un musical in cui sono la protagonista (e perché non Kiss Me Licia, il musical? ndr). Non mi è ancora arrivata un’ideona ma mi piacerebbe molto».