Ferrara, verso Interno Verde: alla scoperta di Casa Hirsch
Un viaggio in anteprima aspettando l’evento del 14 e 15 settembre
Ferrara A pochi giorni dalla nona edizione del festival Interno Verde, la Nuova Ferrara propone ai suoi lettori un viaggio in anteprima tra i giardini segreti più curiosi e suggestivi che sabato 14 e domenica 15 saranno eccezionalmente aperti al pubblico. Da dove iniziare questo itinerario se non da Casa Hirsch? Questo spazio privato, sconosciuto ai ferraresi fino a pochi anni fa, è diventato uno dei luoghi più amati e fotografati dell’evento, per il fascino del parco che circonda la casa e per l’importante testimonianza storica che custodisce. Approfondire il passato di questa abitazione significa innanzitutto scoprire la figura di Renato Hirsch. Industriale ebreo, di origine tedesca, egli acquistò la proprietà nel 1924 per sé e la propria famiglia e, grazie a successive acquisizioni, riuscì a circondare il palazzo di un vero e proprio parco. Il regime fascista non faceva presagire un roseo futuro per i suoi correligionari, per questo già negli anni Trenta il lungimirante uomo d’affari dotò la residenza di particolari strumenti protettivi, vie di esodo e nascondigli, un sistema idrico antincendio nel sottotetto e un percorso interrato che collegava le cantine al falso pozzo in giardino.
Grazie a Interno Verde si potrà visitare questa architettura tanto eclettica, che mescola elementi tipici del rinascimento estense, simboli ebraici e richiami alla tradizione tedesca. Dall’ombroso androne di ingresso alla raffinata limonaia. Una volta il parco comprendeva anche un campo da tennis, frequentato da Giorgio Bassani, che si è ispirato a questo tipo di atmosfere per scrivere il suo romanzo più celebre, “Il giardino dei Finzi-Contini”, e ha voluto immortalare Renato Hirsch nel personaggio del dottor Herzen, in uno dei suoi racconti. Per conoscere meglio lo scrittore e le sue opere, durante Interno Verde sarà aperto anche il cortile di pietra di Casa Minerbi, oggi sede del Centro Studi Bassanini. Si potranno ammirare i dattiloscritti originali, oggetti e affetti personali.