Copeland, l’ex Police a Ferrara per beneficenza
Il batterista giovedì sera al Teatro Comunale Abbado a favore dell’associazione Giulia
Ferrara Sarà Steward Copeland, leggendario fondatore e batterista dei Police, a salire sul palco del Teatro Comunale Claudio Abbado giovedì 17 ottobre alle ore 21 in occasione dell’annuale concerto di beneficenza “Un Angelo di nome Giulia”, organizzato dall’associazione Giulia. «L’associazione – ha esposto l’assessore alle Politiche sociosanitarie, Cristina Coletti – si è sempre contraddistinta per l’importante collaborazione portata avanti con l’amministrazione comunale e con la Fondazione Teatro Comunale. È fortemente impegnata sul territorio nell’ambito dell’oncologia pediatrica e delle cure palliative, due ambiti a cui sono molto legata e pertanto posso affermare, a nome dell’amministrazione, di essere orgogliosa di sostenere ancora una volta questa manifestazione». Giunta alla sedicesima edizione, interrotta per due anni a causa della pandemia, l’iniziativa benefica ha portato in città importanti nomi del panorama musicale mondiale, da Tony Hadley ai Jethro Tull.
«Dal 2019 – ha riferito il direttore generale Fondazione Teatro Comunale, Carlo Bergamasco – l’annuale concerto benefico si tiene all’Abbado, integrandosi perfettamente con la stagione teatrale, dato l’elevato valore artistico che l’associazione continua a proporci. Lo spettacolo che proponiamo si inserisce in quelle serie di contaminazioni tra il repertorio classico e quello moderno». Sul palco, la prima italiana del tour Police Deranged For Orchestra, opera orchestrale che rivisita i brani più celebri della band che ha fatto la storia della musica. Con la sua vasta esperienza come compositore in ambito operistico, orchestrale e del balletto, Copeland riproporrà le hit dei Police, come Roxanne, Don't stand so close to me e Message in a bottle, in un'esperienza sinfonica inedita e travolgente. Copeland sarà affiancato da un ensemble di musicisti di talento e dall’Orchestra Città di Ferrara, diretta da Valentino Corvino. «Questo concerto – ha aggiunto il presidente dell’associazione Michele Grassi – si inserisce in un filo conduttore di iniziative a sostegno dell’associazione stessa. Portare artisti di questo calibro a Ferrara è per noi un onore e siamo orgogliosi della risposta positiva del pubblico che, a pochi giorni dall’evento, ci porta quasi ad annunciare il sold out».