La Nuova Ferrara

Il musical

Il fascino senza tempo di “Grease” arriva a Ferrara

Nicola Vallese
Il fascino senza tempo di “Grease” arriva a Ferrara

Doppio appuntamento al Teatro Comunale Abbado, in scena l’amore tra Danny Zucco e Sandy Olsson

3 MINUTI DI LETTURA





Ferrara Martedì e mercoledì per la prima volta al Teatro Comunale Abbado di Ferrara (corso Martiri della Libertà, 5), andrà in scena il musical cult “Grease”, lo spettacolo di Jim Jacobs e Warren Casey, con la regia di Saverio Marconi e la regia associata di Mauro Simone portato sul palco dalla celebre Compagnia della Rancia, grazie a Caos Organizzazione Spettacoli. Il fascino di “Grease” non conosce limiti generazionali. Sin dalla sua prima apparizione a Broadway nel 1971 e poi con il celebre adattamento cinematografico del 1978, ha saputo catturare il cuore degli spettatori grazie a una combinazione perfetta di musica, coreografie travolgenti e una storia che, pur ambientata negli anni ’50, tocca temi universali e sempre attuali.

L’amore adolescenziale tra Danny Zuko e Sandy Olsson, ambientato tra le iconiche giacche di pelle dei T-Birds e le gonne a ruota delle Pink Ladies, riesce a evocare la nostalgia di un’epoca spensierata e allo stesso tempo a parlare di crescita, accettazione e ribellione giovanile. Ad interpretare la protagonista sarà la giovane Eleonora Buccarini; con tutta la sua carica di energia e simpatia ha visto la realizzazione di un sogno: «Da piccola a casa non è mai mancato l’appuntamento annuale in televisione con “Grease” e addirittura a carnevale, con la famiglia, ci si vestiva a tema». Il musical è ormai entrato nella sua vita e, come lei stessa ammette, anche quando va a fare la spesa riesce ad individuare senza difficoltà le musiche del film che passano a volte al supermercato. «Sicuramente non mi sarei mai aspettata di interpretare Sandy – rivela Eleonora – se da bambina mi avessero detto che avrei fatto un giorno quella parte, mi sarei messa a ridere dicendo che sarebbe stato impossibile». Invece, proprio la bravura e la costanza della ragazza che ha iniziato a studiare danza classica all’età di 6 anni, sostenendo negli anni successivi gli esami con la Royal Academy of Dance di Londra, per poi avvicinarsi ad altri stili di danza come hip-hop, jazz, contemporaneo e tip tap, per poi proseguire il percorso studiando canto e recitazione e completando gli studi alla Bernstein School of Musical Theatre di Bologna diretta da Shawna Farrell, le hanno permesso di ottenere tale ruolo. «Portiamo questo spettacolo per la prima volta a Ferrara e speriamo di avere tanto pubblico. Sarà una novità per la città ma anche per noi sarà bello scoprire chi ci sarà. Ogni luogo ha infatti spettatori diversi e noi non vediamo l’ora di esserci». Fino ad ora sono state più di 2 milioni le persone che hanno potuto assistere allo spettacolo della Compagnia della Rancia con 18 giovani e talentuosi performer che, attraverso i linguaggi della danza, del canto e della recitazione, riescono a dare nuova luce a personaggi diventati vere e proprie icone generazionali.

«C’è sempre un pubblico eterogeneo che ci viene a vedere. Non solo cinquantenni che vogliono rivivere quei momenti ma anche molte altre fasce d’età perché ci sono degli adolescenti in scena e ogni persona si può riconoscere in questo musical». «Quando mi capita di avere una brutta giornata – confessa Eleonora – vado a teatro a fare le prove e saranno le musiche, i colori, il poter ballare queste musiche così iconiche... Fatto sta che quando esco il mio corpo è vivo e la giornata cambia completamente. È un qualcosa di reciproco per noi che lo facciamo e per chi viene a vederci».