«Senza le piante la Terra sarebbe simile a Marte»
Una nuova visione sul mondo grazie al podcast di Mancuso
Ferrara Oggi vorrei iniziare il consueto appuntamento con questa rubrica dedicata al “Verde” segnalando non una lettura, bensì un podcast davvero interessante. “È difficile sottovalutare l’importanza delle piante, la vita stessa di questo pianeta dipende dalle presenza piante... senza le piante questo pianeta sarebbe sterile simile a Marte o a Venere. Il nostro non è il pianeta azzurro, il nostro pianeta in realtà è il pianeta verde”. Inizia così ogni puntata del podcast “Di sana pianta”, disponibile su Spotify e confezionato magistralmente dal grande Stefano Mancuso per la podcast company italiana Chora Media. Quanto si impara Veramente in pochi come il neurobiologo vegetale (e anche saggista, calabrese, classe 1959) sanno, con la loro competenza unita ad una grazia narrativa coinvolgente, catapultarci nel mondo delle piante svelandoci aneddoti e curiosità incredibili.
Ognuna delle dieci puntate del podcast ha come protagonista un albero ed una sua caratteristica: la resistenza, la longevità, la sfortuna e molte altre, le quali sarà piacevole scoprire volta per volta. Ad esempio, sapete cosa sono gli Habaku Jumoku? La loro è la toccante storia degli alberi "che hanno subìto un bombardamento atomico", a poche centinaia di metri dalla deflagrazione della bombe atomiche di Nagasaki e Hiroshima, nell’agosto del 1945 durante la Seconda Guerra Mondiale. Il salice piangente (episodio 3, intitolato "L’albero più resistente") in questione è rinato dalle radici dell’originale, lungo il fiume Onkawa, dimostrando un ostinato attaccamento alla vita, perché come si ascolta nelle parole di Mancuso, "la vita vince sempre".Queste sono piante sacre che riconnettono alla storia, al suo passato e ai tristi avvenimenti della guerra. Stefano Mancuso è davvero l’uomo in grado di aprirci ad una nuova visione sul mondo verde e il suo podcast, anche se non siete giardinieri, sarà una piacevole scoperta, perché le piante hanno molto da raccontare e da insegnarci. È di venti minuti, mediamente, la durata per ciascun episodio. Pochi, venti minuti, ma saranno capaci di farvi scordare tutto, entrare in un’altra dimensione e sentire quanto siamo piccoli in tutto questo “grande”.