Stella di Natale, dal Messico la pianta giusta per le feste
In realtà la Pinsettia cresce al caldo e può vivere per anni
Ferrara Se i nomi Euphorbia Pulcherrima o Poinsettia non vi dicono nulla, di certo quello di Stella di Natale non potrà che riportarvi alla mente lei, la regina delle piante natalizie, che fiera addobberà case e striscioni per queste imminenti festività, con le sue caratteristiche foglie di colore rosso vivo, dette brattee. Attenzione però, non cadete nel tranello di scambiarle per fiori poiché quelli veri in realtà sono piccoli e gialli e si trovano al centro delle brattee rosse. È una pianta ornamentale originaria delle regioni tropicali e subtropicali dell’America centrale (Messico), dove prospera grazie al clima caldo e umido divenendo arbusto alto vari metri, mentre nelle nostre case, in vaso, mantiene dimensioni contenute. Scoperta dagli Aztechi che la chiamavano “Cuetlaxochitl” e usata per tingere tessuti o come medicina, nel XIX secolo affascinato dalla sua fioritura maestosa e scarlatta Joel Roberts Poinsett, ambasciatore americano in Messico, la introdusse negli Stati Uniti, regalandole il nome inglese di “poinsettia”. A lei è legata un’antica leggenda messicana di una bambina povera, che avendo nulla da offrire a Gesù se non un mazzo di rami ed erbacce, li vide miracolosamente trasformarsi in un bellissimo cespuglio di Stelle di Natale una volta sull’altare.
Come curarla Per averla nelle nostre case va posta attenzione alla luce, non dev’essere diretta, e soprattutto all’annaffiatura, a cui bisogna provvedere quando il terreno è asciutto al tatto, evitando ristagni d’acqua che possono causare marciume radicale. Sarà sufficiente concimarla con fertilizzante liquido bilanciato ogni 2-3 settimane specie in primavera e in estate quando è in crescita attiva, mentre in autunno e inverno la prassi va ridotta. Trattandosi di pianta fotoperiodica brevidiurna la fioritura e il colore rosso delle foglie si attivano quando le giornate sono più corte e la luce inizia a diminuire, come da noi in inverno. Non allarmatevi ai primi segni di cedimento, saranno normali perché da gennaio inizia a perdere foglie e risente dello “stress natalizio” che l’ha sottoposta da condizioni ottimali nei vivai alle nostre case, dove temperature e luce non son sempre perfette. Tra fine febbraio-inizio marzo una buona potatura e il rinvaso con un terreno ben drenato e arioso farà miracoli per la futura primavera quando cominceranno a spuntare dai nodi le nuove foglioline. Con le giuste cure la Stella può vivere per anni e fiorire di nuovo ogni Natale, quindi incrociamo le dita e vediamo cosa accadrà tra 365 giorni, cercando di sfatare il famigerato pregiudizio che muoiano dopo le festività.