La Nuova Ferrara

La storia

Da Ferrara all’America con gli 883: Nord Sud Ovest Est, videoclip mitico

Corrado Magnoni
Da Ferrara all’America con gli 883: Nord Sud Ovest Est, videoclip mitico

Balboni operatore per Salvati, poi direttore della fotografia in “Jolly Blue”

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Ferrara La serie “Hanno ucciso l’uomo ragno”, in streaming su Now TV, ha riportato al centro della scena musicale la straordinaria storia degli 883, un gruppo che ha segnato la cultura pop italiana degli anni ’90 del secolo scorso. Tra le canzoni di successo, le vicende di Max Pezzali e Mauro Repetto e le atmosfere nostalgiche di quegli anni, emergono anche legami con Ferrara, a dimostrazione che un po’ di “ferraresità” era presente in quel momento d’oro. Uno dei collegamenti più interessanti è la presenza di Franco Balboni, operatore video e direttore della fotografia ferrarese con una lunga carriera nel settore audiovisivo. Già noto per la sua collaborazione con il regista Stefano Salvati, Balboni ha contribuito alla realizzazione di alcuni dei videoclip più iconici degli 883. Nel 1993, volò persino in America per le riprese del celebre video di “Nord Sud Ovest Est”, uno dei brani simbolo della band. Non solo videoclip: nel 1998, Franco Balboni firmò la fotografia di “Jolly Blue”, il film ispirato alle canzoni degli 883 con Max Pezzali (senza Mauro Repetto) e Alessia Merz. Una pellicola cult che ha saputo trasformare in immagini l’universo raccontato dalle canzoni del gruppo, confermando la capacità di Balboni di catturare l’essenza di quegli anni. Balboni era inoltre presente con la sua telecamera al Cantagiro del 1992, momento che segna l’esordio live degli 883. Le riprese di quell’evento, oggi riproposte nella serie, sono un altro esempio del contributo del professionista ferrarese alla storia della band. Come se non bastasse, attorno alla serie circola un’ulteriore leggenda legata a Ferrara: si vocifera infatti che una studentessa ferrarese abbia interpretato la protagonista nel videoclip di “Sei un mito”. Sebbene questa voce non sia mai stata confermata, è citata nella narrazione romanzata della serie su Now TV, aggiungendo ulteriore fascino alla storia degli 883 e ai misteri che la circondano. La serie “Hanno ucciso l’uomo ragno” è quindi non solo un tributo agli 883 e alla loro musica, ma anche una celebrazione di tutti i professionisti e le realtà che, direttamente o indirettamente, hanno contribuito a rendere indimenticabile quel periodo. E sapere che un pezzo di Ferrara ha partecipato a questa storia rende il racconto ancora più speciale.