Ferrario protagonista all’Abbado di Ferrara: «La comicità parla al presente»
“Performante” in scena il 16 gennaio a teatro per Ferrara Sotto le Stelle
Ferrara Edoardo Ferrario, icona della stand-up comedy italiana, arriva al Teatro Comunale Abbado (corso Martiri della Libertà, 5) il 16 gennaio con il suo nuovo spettacolo “Performante”. La serata, organizzata da Ferrara Sotto le Stelle e Arci Ferrara, con il patrocinio del Comune di Ferrara e la collaborazione del teatro stesso, porta in città uno dei volti più versatili della scena contemporanea, già protagonista di successo su Netflix, Prime Video e Sky. In attesa dello spettacolo, in cui si esplorano temi di grande attualità, dalle crisi personali all’iper-esposizione mediatica, il comico romano si racconta ai lettori de la Nuova.
Come è nata l’idea di “Performante”?
«L’idea nasce osservando il mondo dei social, dove oggi chiunque con un’attività deve performare per essere visibile, pena l’inesistenza nel panorama del mercato commerciale. Il fenomeno coinvolge tutti: dal farmacista al benzinaio. Non c’è nulla di male in sé, ma al giorno d’oggi si arriva all’estremo: se non sei sui social, vieni escluso. È una pressione sociale che trovo spaventosa».
Viviamo quindi in una società di performer?
«Esatto, trovo inquietante il fatto che tutti si rappresentino come performer, spesso senza competenze. Mi chiedo: cosa succede al ferramenta che perde follower e di conseguenza anche clienti rispetto al suo concorrente più “social”?».
Con il successo arriva anche la pressione mediatica. Si sente mai vittima di quell’obbligo di “essere performante” di cui ironizza nello spettacolo?
«Essere performante su un palco o in tv è per me un piacere perché fa parte del mio lavoro. Mi spaventa di più quando sono chiamato a essere performante sui social in un meccanismo legato alla persuasione e all’ego, piuttosto che all’intrattenimento. È un terreno insidioso, molto distante dalla mia idea di connessione con il pubblico».
Ha portato “Performante” anche in grandi capitali europee. Cosa cambia nell’esibizione per un pubblico internazionale rispetto a quello italiano?
«Anche all’estero mi rivolgo quasi esclusivamente a un pubblico italiano. Lo spettacolo cambia leggermente perché so che c’è un pubblico che ha voglia di raccontarmi la propria storia. In quelle date mi diverto ad ascoltare le loro vite e su quei racconti improvviso una parte dello show».
È stato uno dei primi italiani a fare stand-up comedy. Come è cambiato il genere?
«Quando ho iniziato con le prime serate all’Oppio Caffè di Roma nel 2012 con Francesco De Carlo e Saverio Raimondo, il pubblico si aspettava uno spettacolo di cabarettisti con un linguaggio più simile a quello di Zelig. Grazie a internet però, anche il pubblico italiano ha potuto scoprire i grandi comici americani e il loro linguaggio».
Un linguaggio che poi lei ha ripreso.
«Ho avuto la fortuna di avere un pubblico che sin da subito si è riconosciuto nelle cose di cui parlo. Ho sempre sofferto molto perché in tv continuavo a vedere comici che parlavano di cose in cui non mi riconoscevo. Penso invece sia fondamentale parlare il linguaggio dell’epoca in cui si sta vivendo, soprattutto per i propri coetanei. Preferisco scrivere una battuta che mia madre non capisce ma che fa ridere 10 miei coetanei».
Da comico a interprete del produttore Pier Paolo Peroni nella serie Sky “Hanno ucciso l’uomo ragno”. Che esperienza è stata?
«È stata una discreta sfida. Da come era stato scritto, Peroni sembrava un personaggio prettamente comico all’interno della serie sugli 883. Nel corso delle puntate però il personaggio cambia fino ad arrivare all’ultima in cui ho dovuto recitare un monologo motivazionale. Quella scena in particolare mi spaventava molto perché non rientrava nelle mie corde ma devo dire che mi sono divertito a farla e sono contento che il regista abbia creduto in me e che il vero Peroni mi abbia contattato per farmi i complimenti».
È la prima volta a Ferrara. Cosa si aspetta?
«Sono felice di debuttare in questa città. Me ne hanno parlato molto bene e spero che il pubblico renda la serata indimenticabile».
Per informazioni e biglietti: tel. 0532.202675.