La Nuova Ferrara

Libri

Regina a Ferrara col suo nuovo giallo: «Narro luci e ombre presenti in noi»

Samuele Govoni
Regina a Ferrara col suo nuovo giallo: «Narro luci e ombre presenti in noi»

Lo scrittore il 30 maggio da Libraccio con “I collezionisti”

3 MINUTI DI LETTURA





Ferrara Paolo Regina torna in libreria con “I collezionisti”, nuovo romanzo giallo edito da Neri Pozza. La prima presentazione sarà venerdì 30 maggio alle 18 da Libraccio a Ferrara, la sua città. Dopo una serie di storie e indagini ambientate tra le vie ferraresi, Regina cambia registro e racconta una vicenda in cui si intrecciano opere antiche e criminalità organizzata, Puglia e Irlanda. In vista dell’incontro di domani, che sarà moderato da Maria Gloria Panizza, Regina si racconta ai lettori della Nuova.
Come nasce questo nuovo romanzo?
«Sentivo il bisogno di cimentarmi in una scrittura differente rispetto a quella con cui ho narrato le avventure di De Nittis, una cifra un po’ più noir. Volevo raccontare una nuova storia di donne e uomini, con il loro bagaglio di luce e di oscurità, evidenziando quel senso di precarietà che potrebbe dare inizio a una nuova vita o farli sprofondare nel baratro della disperazione. Che è un po’ l’equilibrismo in cui ciascuno di noi si esercita quotidianamente».
A condurre le indagini stavolta è Gaia Innocenti, chi è?
«È una vicequestore determinata, acuta, apparentemente fredda, con un passato oscuro, da poco trasferita in Puglia dopo la risoluzione, insieme proprio al capitano De Nittis, di un complicato caso su un serial killer a Ferrara. Il suo arrivo a Trani non è solo una nuova destinazione lavorativa, ma anche un tentativo di ripartenza e di riscatto personale e professionale. Gaia, come poliziotta, scava con acume nelle zone d’ombra dell’animo umano. Dopo il lavoro, assume un’altra identità e collabora da volontaria in un’associazione che presta assistenza ai senzatetto. Ma un’ombra che proviene dal suo passato irrisolto bussa alla porta del suo presente, fermamente decisa a distruggerla».
Come la descriverebbe?
«La vicequestore Innocenti è una donna spezzata, ma affascinante, una guerriera emotivamente complessa che, spero, saprà conquistare il cuore dei lettori come il suo “collega” De Nittis».
A proposito di De Nittis è stato archiviato o tornerà?
«Come si fa ad archiviare De Nittis, il mio primogenito? Si sta prendendo un periodo di meritato riposo, ma sta meditando nuove avventure. Proprio per dargli il tempo di riprendere fiato ho creato questo nuovo personaggio che è un po’ il contraltare del capitano. Se volessimo fare un paragone fumettistico, direi che De Nittis, solare, pugliese e un po’ guascone, assomiglia all’Uomo Ragno, mentre Gaia potrebbe essere accostata a Batman, il cavaliere oscuro. Entrambi lottano per la giustizia, ma in modo diverso».
Dalle nebbie di Ferrara alle coste di Puglia e Irlanda, di che indagine si tratta?
«In questa indagine Gaia Innocenti deve dipanare una complicata matassa. Un rigattiere di Manchester, dal passato da militare nelle forze di occupazione inglese in Irlanda del Nord, viene trovato strangolato nel suo stand in una fiera dell’antiquariato a Trani. Risultano oscuri il movente e l’autore del crimine, che potrebbe avere origine in vecchie storie di guerra all’Ira. A complicare ulteriormente il quadro, c’è anche l’indagine sulla morte di un piccolo affiliato a una cosca calabrese a Trani. Insomma un bell’impiccio da sbrogliare per la nostra vicequestore. E poi c’è qualcuno sbucato dal suo passato che intende vendicarsi di un presunto torto…».
Qual è la parte più entusiasmante, secondo lei, del suo lavoro? Studio e ricerca o scrittura?
«La parte che mi emoziona di più è la costruzione della storia. Il tirare fuori dalla mia immaginazione vicende, persone e indagini che possano essere plausibili ed emozionare il lettore. Il processo creativo è un meraviglioso mistero che collega l’artista all’Assoluto».
Il fatto che si parli di “prima indagine” lascia intravedere nuovi casi all’orizzonte, è così?
«Esatto. Ci sarà una seconda puntata della saga della vicequestore Innocenti e sarà ancora più emozionante!».