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L’evento

I Nine Below Zero a Ferrara, Formignani: «Un regalo per la città»

Nicolas Stochino
I Nine Below Zero a Ferrara, Formignani: «Un regalo per la città»

La band britannica farà tappa in città lunedì 16 giugno

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Ferrara Il blues d’oltremanica incontra la storia di Ferrara in una delle date più attese della nuova stagione del festival Un fiume di musica. Lunedì 16 giugno alle 21, il cortile del Castello Estense ospiterà il concerto dei Nine Below Zero, leggendaria band britannica fondata nel 1977 nella zona sud di Londra. Un evento unico, non solo per il calibro degli artisti, ma anche perché per la prima volta la rassegna esce dalla sua tradizionale sede del molo Wunderkammer, nella Nuova Darsena, approdando nel cuore pulsante della città estense. L’ingresso sarà a offerta libera fino al raggiungimento della capienza massima di 900 posti.
Organizzata come sempre dalla Scuola di Musica Moderna e dall’associazione Musicisti di Ferrara, la manifestazione si avvale quest’anno di una preziosa coincidenza logistica. Come spiega il direttore artistico Roberto Formignani: «Abbiamo approfittato del fatto che i ragazzi di Ferrara Sotto le Stelle lasciano allestito il cortile anche dopo la loro chiusura, il 15 giugno. Così il 16 possiamo fare il concerto, e disallestiremo tutto il giorno dopo». I Nine Below Zero, che devono il loro nome a un brano di Sonny Boy Williamson II, hanno attraversato decenni di cambiamenti restando fedeli a un’idea di blues ruvido e sincero. Esplosi negli anni ’80 con il disco “Live at the Marquee”, registrato il 16 giugno 1980 – esattamente 45 anni prima del concerto ferrarese – e con l’album “Don’t Point Your Finger” prodotto da Glyn Johns, hanno calcato i palchi più importanti d’Europa.
Dopo varie formazioni e una lunga carriera, la band è oggi composta dai fondatori Dennis Greaves (voce e chitarra) e Mark Feltham (voce e armonica), accompagnati da Sonny Greaves alla batteria e Anthony Harty al basso. Il concerto nel cortile del Castello sarà una vera celebrazione del blues e un tuffo nella storia musicale britannica, ma anche un momento speciale per Formignani, che racconta: «Con la mia band, The Blues Man, abbiamo aperto quattro loro concerti. Ricordo in particolare quello del 2008 a Imola: solitamente i main artist, nel momento in cui suonano le band in apertura, sono occupati in altro. Loro invece hanno ascoltato il nostro set e durante il loro concerto, già al secondo brano, ci hanno chiamati sul palco e abbiamo suonato il resto della scaletta con loro. È raro che succeda, fu un’emozione fortissima». A differenza delle altre serate della rassegna, in cui le offerte vanno in beneficenza a diverse associazioni locali, una diversa per ogni sera, il ricavato del concerto dei Nine Below Zero sarà destinato a coprire i costi dell’evento stesso, come sottolinea Formignani: «Organizzare un concerto di questo livello ha costi importanti, che copriremo in parte con le offerte raccolte in serata, ma volevamo fare un regalo speciale alla città». 
Nicolas Stochino
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