È l’ora del Bundan Celtic Festival. Stellata torna roccaforte
Quattro giorno di festival, da domani fino a domenica, e dopo 13 anni dal sisma sarà valorizzata anche la Rocca riaperta. Evento dedicato a Fabrizio Pirani, scomparso qualche tempo fa
Stellata Il Bundan Celtic Festival è il tipico esempio di manifestazione che sa rinnovarsi, senza perdere quelle che sono state le sue radici storiche. Ovvero, quelle di un pugno di intrepidi appassionati, che capì in tempi non sospetti che la golena della Rocca Possente di Stellata (tornata ai fasti antichi, dopo il restauro post-sisma) sarebbe stata lo scenario ideale per questo Festival. Il quale ha raggiunto il traguardo delle 19 candeline, ma che per la prima volta non vedrà tra i suoi organizzatori Fabrizio Pirani, scomparso qualche tempo fa. Il figlio Emanuele, in un percorso di continuità e in omaggio al padre, viene raffigurato nella locandina ufficiale della rassegna.
A descrivere le potenzialità del Bundan erano, ieri mattina, durante la presentazione avvenuta allo “Streat Taglieri e Bicchieri” di via Luna, a Ferrara, il sindaco della città estense, Alan Fabbri, e quello di Bondeno, Simone Saletti. Con loro anche Andrea Moretti e Marcello Micai dell’organizzazione e l’assessore estense, Francesco Carità. «Valorizzeremo la Rocca dopo 13 anni dal terremoto - dicono gli organizzatori - Innanzitutto, con una esposizione al primo piano, che ripercorrerà i vari rievocatori storici e il loro impegno, attorno all’immagine dell’antico guerriero». La Rocca «permetterà di immergersi in atmosfere particolari, che non sono più state accessibili dai tempi del sisma - precisa Saletti - Il Gruppo Archeologico curerà visite guidate. Ringrazio i tantissimi volontari che rendono possibile questo evento, che permette di promuovere il nostro turismo locale».
Alan Fabbri ricorda la presenza del “celtic-bus” gratuito, che farà la spola dalla stazione dei treni alla festa, da venerdì a domenica dalle ore 18 alle 3 di notte, mentre per domenica il tragitto in corriera verrà garantito dalle ore 16 alla mezzanotte. Ampia anche la disponibilità di posti auto.
La festa, che scatterà domani (17 luglio) e proseguirà fino a domenica sera, si preannuncia ricca di novità ed eventi ormai classici. Innanzitutto, con la presenza di gruppi ormai amatissimi da queste parti: Rota Temporis e Les Irlandiis (presenti sin dalle prime edizioni), tanto per cominciare; poi, anche Sewer Sailors, Uncles Bards e Dirty Bastards, Daridel, The Clurs, ed infine Café Havana Sambuca e Lambrusco (che giocano praticamente in casa). Quindi, ancora i Rota Temporis, per chiudere domenica sera la rassegna. Inoltre, gastronomia, antichi accampamenti, spettacoli, laboratori e giochi per bambini e famiglie. Ci saranno anche i migliori artigiani del genere celtico e progetti di archeologia sperimentale seguiti da esperti, per realizzare manufatti in tutto e per tutto simili a quelli esposti nei musei. Il motivo? Rispolverare una storia celtica dimenticata per 24 secoli.
L’apparato organizzativo dell’evento può contare su circa 350 persone tra volontari, musicisti, rievocatori storici (circa 150) e personale di servizio. L’antica battaglia si svolgerà domenica alle 18.30 ed avrà come titolo: “A difesa del grande fiume Padus”. Da sempre, peraltro, al centro di traffici commerciali, disfide e contese. La festa più importante dell’anno, con l’afflusso di svariate migliaia di persone, è pronta a partire.
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