Ferrara, Bertazza presenta “Nodi”: «Così scavo nel nostro passato»
Su Youtube le interviste del regista contano già migliaia di visualizzazioni
Ferrara Si intitola “Nodi” il nuovo progetto documentaristico di Paolo Bertazza, regista e fotografo ferrarese che con questo lavoro ha scelto di buttarsi a capofitto in alcune delle storie italiane più complesse e misteriose del XX secolo. «Ci sono vicende che hanno segnato il nostro Paese e hanno contribuito a definire ciò che siamo oggi. Era da tempo – spiega Bertazza – che sentivo il bisogno di mettermi in gioco per contribuire a raccontare passaggi cruciali, ma spesso anche poco conosciuti, della nostra Storia recente. Lo faccio attraverso il modo che conosco meglio: la videocamera».
Work in progress
“Nodi”, come quelli che si fanno su un fazzoletto per non dimenticare o come quelli contro cui si combatte per scioglierli, è un progetto in divenire. Il canale Youtube aperto da poco ha raggiunto ad oggi i mille iscritti e la video intervista a Leonardo Grassi, ex giudice istruttore nei depistaggi sulla strage di Bologna, è arrivata a sfiorare in pochi giorni le 40mila visualizzazione. Non si tratta di interviste registrate e “buttate su” alla bene e meglio, dietro a “Nodi” c’è un progetto grafico e stilistico, oltre che concettuale.
«Alcuni argomenti sono davvero difficili e richiedono un grande lavoro di documentazione e studio, non si può parlare di stragi e depistaggi con superficialità. Ogni intervista, ogni dialogo, con persone che hanno dedicato la propria vita a verità e giustizia è per me motivo di arricchimento; spero lo sia anche per chi guarda questi video», dice Bertazza.
Ma come condensare anni di indagini e migliaia di pagine in video di 30-40-50 minuti risultando allo stesso tempo comprensibile, efficace e non superficiale? Non facile. Gli inserti grafici (foto d’epoca e brevi pannelli esplicativi) sono un valore aggiunto. Non è escluso che nei prossimi mesi sarà lo stesso Bertazza a porsi davanti alla videocamera per spiegare quei passaggi che a volte si tende a dare per scontati ma che scontati non sono affatto. “Nodi”, oltre che su Youtube, si sviluppa anche su Instagram (il profilo porta lo stesso nome). «Sto lavorando in divenire. Il lancio ufficiale del progetto sarà in autunno ma il numero crescente di visualizzazioni e interazioni mi dà fiducia, sembra che ci sia interesse».
L’anniversario
Tra meno di una settimana ricorrerà il 45esimo anniversario della strage di Bologna (2 agosto 1980). La bomba alla stazione ferroviaria causò morti e feriti, è su questo che il regista ferrarese si sta concentrando attualmente. «Sabato sarò a Bologna per commemorare e documentare quanto avvenne 45 anni fa», afferma. Alla base del progetto due pilastri fondamentali: la curiosità e la voglia di condivisione. Video e focus da soli contano fino a un certo punto, quello che può fare la differenza è la risposta della collettività. Il 2 agosto, infatti, da Ferrara partirà un gruppo per partecipare al corteo commemorativo della Strage di Bologna, organizzato dall’Associazione tra i familiari delle vittime del 2 agosto 1980. Ritrovo alle 6.45 alla stazione ferroviaria di Ferrara, per prendere il treno delle 7.05 verso Bologna. Il gruppo sarà riconoscibile da un cartello con la scritta “Ferrara Ricorda” ed è promosso anche per ricordare le vittime ferraresi, troppo spesso dimenticate dalle istituzioni locali. Come detto dal regista, sarà presente anche la troupe del progetto “Nodi”, che documenterà la giornata per contribuire alla diffusione della memoria.