La Nuova Ferrara

La ricorrenza

Rambaldi, da Vigarano Mainarda a Hollywood: cento anni fa nasceva il papà di E.T.

Samuele Govoni
Rambaldi, da Vigarano Mainarda a Hollywood: cento anni fa nasceva il papà di E.T.

Dalle origini ferraresi all’America, ricordi del genio degli effetti speciali e tre volte Premio Oscar. L’ex ministro Bianchi: «Artigiano delle emozioni»

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Vigarano Mainarda Il 15 settembre di cento anni fa era un martedì. In quel giorno del 1925, quando la Prima guerra mondiale era un amaro ricordo e la Seconda ancora qualcosa di inimmaginabile, a Vigarano Mainarda nasceva Carlo Rambaldi, genio degli effetti speciali. Bambino sveglio e vivace, nel corso degli anni racconterà in più di un’occasione di aver costruito i primi “pupazzi” durante l’infanzia, utilizzando zolle di terra arata prese dai campi dietro casa. Dopo il diploma da geometra e la laurea all’Accademia delle Belle Arti di Bologna, Rambaldi inizia a frequentare gli ambienti cinematografici. Intanto anche la Seconda guerra mondiale è passata, sono cominciati gli anni ’50 e l’Italia ha energia ed entusiasmo da vendere.
Carriera e traguardi
A Roma collabora con registi importanti come Mario Monicelli, Marco Ferreri, Pier Paolo Pasolini e Dario Argento. Per quest’ultimo realizza gli effetti speciali di “Profondo rosso”, cult che proprio quest’anno ha compiuto mezzo secolo. Negli anni ’70 da Cinecittà vola a Hollywood, qui intraprende un percorso che lo porterà a lavorare per grandi produzioni e a lasciare un segno indelebile nel mondo del cinema. Vince tre volte il premio Oscar per i migliori effetti speciali. Lo fa con “King Kong” di John Guillermin (1976), per il quale realizza un pupazzo meccanico di 12 metri, con “Alien” di Ridley Scott (1979) e con “E.T. - L’extraterrestre” di Steven Spielberg (1982). Tre film destinati a rimanere nella storia del cinema. L’alieno di Spielberg, personaggio unico e inimitabile, ha fatto sognare e commuovere intere generazioni. Ma la carriera di Rambaldi non si esaurisce qui. Nel corso degli anni collaborerà con altri registi, tra cui David Lynch, e si dedicherà all’insegnamento.
Riconoscimenti
Nonostante la vita lontana da Vigarano Mainarda, Rambaldi non dimentica le sue origini e quando può torna per un saluto ai vecchi amici. Negli anni anche il territorio, malgrado l’occasione sfumata di realizzare un museo a lui dedicato, gli ha reso omaggio in diverse occasioni. Nel 2008 l’università di Ferrara gli consegna il diploma d’onore. «Ci sembrava necessario – ricorda Patrizio Bianchi, al tempo Magnifio Rettore di Unife – non soltanto celebrare il grande maestro, ma anche riconoscere in lui un innovatore assoluto». E ancora: «Rambaldi era un maestro del sogno, un artigiano di emozioni che continua a mancare». Sempre nel 2008 riceve l’Ippogrifo, Premio Città di Ferrara e due anni più tardi il Comune di Vigarano Mainarda lo nomina cittadino onorario.
Lontano dal set
Il ferrarese Riccardo Sturla Avogadri, esperto di squali e grande collezionista, all’inizio degli anni Novanta gli commissiona la costruzione di uno squalo bianco meccanico di grandi dimensioni. «Si tratta di un modello enorme, unico nel suo genere. Anni fa - aveva raccontato Sturla Avogadri alla Nuova - l’acquario di Torvaianica lo valutò centomila euro ma per me non ha prezzo e resterà sempre nella mia collezione». A Gherardi Il Villaggio del Cinema ci sono quattro murales di grandi dimensioni ispirati alle sue creature, che meritano di essere visti. Rambaldi è morto nel 2012, ma la sue creature vivranno per sempre.