Arte.tv, la piattaforma che parla sette lingue e racconta tutta l’Europa
Magri, responsabile editoriale e comunicazione per l’Italia: «L’obiettivo è raggiungere anche gli adolescenti»
Ferrara Cultura, informazione e intrattenimento di qualità, accessibili gratuitamente e in sette lingue: è questa la missione di Arte.tv, la piattaforma europea di streaming nata per raccontare l’Europa attraverso le sue molteplici voci. Ne parliamo con Martina Magri (modenese), responsabile editoriale e comunicazione per l’Italia, ospite a Ferrara per Internazionale.
Come nasce Arte.tv?
«Nasce da Arte, canale franco-tedesco fondato nel 1992 per creare un canale culturale europeo. Nel 2015 si avverte l’esigenza di andare oltre il broadcast lineare, portando i contenuti sul digitale e aprendosi a nuovi Paesi e lingue. Oggi siamo presenti in italiano, francese, tedesco, inglese, spagnolo, polacco e, da quest’estate, anche romeno. L’obiettivo è raccontare il continente attraverso le storie di chi l’Europa la vive».
Che tipo di contenuti offrite e a chi vi rivolgete?
«Proponiamo documentari, reportage e film d’autore, dai giovani registi ai classici restaurati. Il nostro pubblico principale va dai 25 anni in su, ma stiamo lavorando per raggiungere anche i giovanissimi tra i 14 e i 19 anni. L’idea è offrire un’immersione nella contemporaneità e nelle realtà plurali che ci circondano. Per questo, dallo scorso anno siamo anche su YouTube con il canale Arte Documentari, dedicato all’attualità e alla geopolitica, mentre sulla piattaforma manteniamo un respiro più ampio, che include arte e cultura».
Come scegliete i contenuti?
«Arte.tv è anche coproduttore di cinema e documentari. Sul sito esiste una sezione dedicata in cui è possibile proporre progetti, sia già realizzati che in fase di sviluppo: accettiamo corti, lungometraggi, reportage e format tv. Manteniamo uno sguardo costante sull’attualità e sui nuovi linguaggi».
Organizzate anche rassegne?
«Sì, ogni dicembre curiamo l’ArteKino Festival, una rassegna online dedicata al meglio del cinema europeo emergente. I film, spesso inediti in sala o sulle piattaforme, sono disponibili gratuitamente dall’1 al 31 dicembre, e il pubblico può votarli insieme a una giuria giovane selezionata».
Dove si trova la vostra sede?
«Arte ha sede a Strasburgo, dove lavorano tutte le redazioni linguistiche. È un modo per mantenere uno sguardo comune, pur restando connessi ai nostri territori. Nei diversi Paesi siamo fisicamente presenti a festival ed eventi».
Quali numeri descrivono oggi la vostra attività?
«Ogni anno mettiamo online circa 1.700 programmi, sottotitolati o doppiati in italiano, tra cui un centinaio di film. In totale, sono 3mila i titoli disponibili in versione italiana. Tra player e YouTube, superiamo le 700mila views».
E per il futuro?
«Continuiamo a rafforzare la nostra identità europea, ma anche a radicarci sempre più nei territori, investendo in coproduzioni e format nativi italiani e costruendo un dialogo culturale che parte dall’Italia e arriva in tutta Europa».
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