Ferrara, il Cpa si rinnova: «Fedeli a noi stessi e al passo coi tempi»
Centro preformazione attoriale di Ferrara: nuove materie e formazione più ampia
Ferrara A tredici anni dalla fondazione, il Centro Preformazione Attoriale di Ferrara (Cpa), si rinnova senza perdere di vista la sua identità: un luogo dove arte e formazione si intrecciano e dove il teatro diventa strumento di crescita personale oltre che artistica. «Quest’anno portiamo al Cpa diverse novità, a partire dal numero dei docenti – racconta Marco Alì, attore, regista, coach, docente e nuovo responsabile didattico -. Fino all’anno scorso erano tre, ora invece siamo molti di più e soprattutto molto legati a Bologna, un segnale di apertura e di scambio continuo con altri centri di formazione». Il legame con il territorio resta forte, ma cresce anche il dialogo con realtà affini come la Blow-up Academy, la scuola di cinema di Ferrara: «Molti dei docenti che insegnano alla Blow-up da quest’anno saranno anche al Cpa. E il tradizionale cortometraggio realizzato dagli studenti del secondo anno sarà prodotto insieme ai giovani registi e registe dell’accademia ferrarese, coinvolgendo anche i ragazzi del terzo anno. Un modo per unire i punti della filiera creativa cinematografica che a Ferrara continua a crescere e formare professionisti sin dalla giovane età».
Nuove materie
Il Cpa conferma la sua struttura triennale con corsi dedicati a bambini e preadolescenti (Cpa Kids e Junior) , oltre a un percorso propedeutico per chi si avvicina per la prima volta alla recitazione. Ma la vera rivoluzione è nella didattica: nuove materie, nuovi linguaggi e una visione comune che punta a costruire una comunità “analogica”, in cui il contatto umano torna al centro. «L’obiettivo – spiega Alì – è creare una comunità di giovani appassionati, con tanta voglia di mettersi in gioco. Ci tengo a sottolineare che sarà una comunità che io definisco “analogica”: i telefoni non saranno ammessi sin dal primo momento. Puntiamo tutto sul rapporto diretto, sulla fiducia reciproca e sull’ascolto». Accanto ai percorsi storici di recitazione teatrale e cinematografica, movimento scenico e dizione, arrivano nuove discipline come improvvisazione, coro greco, poetry slam, commedia dell’arte, capoeira e doppiaggio. «Quest’anno stiamo andando molto nello specifico di ogni modulo – continua -, per questo ho cercato di ingaggiare tanti docenti specializzati. Vogliamo offrire una formazione ampia ma allo stesso tempo più settoriale, dove ogni ragazzo possa scoprire la propria strada e sentirsi parte di un progetto condiviso». Il percorso didattico del Cpa, come confermato dal nuovo programma, si fonda su una filosofia precisa: il teatro e le arti performative come esperienze trasformative, capaci di sviluppare consapevolezza, libertà espressiva e senso della relazione. Il corpo, la voce e la narrazione diventano strumenti di conoscenza di sé e del mondo. Al centro c’è il gruppo, inteso come comunità di ascolto, dove ogni studente contribuisce con la propria unicità alla crescita collettiva.
Ogni anno di corso culmina con una produzione originale: nel primo anno un viaggio nella commedia dell’arte, nel secondo la realizzazione di un cortometraggio in collaborazione con Blow-up Academy, e nel terzo la creazione di un podcast di un paio di puntate. Tutti i percorsi si concludono poi con la tradizionale produzione teatrale finale, che al terzo anno debutta al Teatro Comunale di Ferrara, sotto la direzione di Eduardo Landim, regista e docente del modulo “I corpi delle voci teatrali”.
Esperienze extra
A rendere unico il Cpa è anche l’apertura al mondo. Ogni anno quattro studenti ottengono borse di studio per partecipare a stage in scuole internazionali di teatro e cinema, con viaggio, corso e alloggio offerti dalla scuola. E la collaborazione con il Giffoni Film Festival permette agli allievi di partecipare come giurati e di presentare, fuori concorso, il corto prodotto nel secondo anno. «Come coordinatore didattico – conclude Alì – il mio ruolo è unire tutte queste materie in un percorso coerente, ma la didattica resta condivisa. Tutti i professionisti coinvolti lavorano insieme per un intento comune: accompagnare i ragazzi a crescere, scoprire sé stessi e riconoscere nell’arte un modo autentico di stare al mondo». Il Centro preformazione attoriale è sostenuto dal Ministero della Cultura e dal Comune di Ferrara. Per info e dettagli: centropreformazioneattoriale.it.
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