“Noi non finiremo”, il ferrarese Zarmoi tra radici e nuovi orizzonti
Il musicista torna con un album pieno di vita, che è anche un rito di passaggio
Ferrara Zarmoi è tornato. A tre anni di distanza da “Still”, suo album d’esordio, è fresco d’uscita “Noi non finiremo”, un progetto musicale che parla di passato ma soprattutto di futuro. L’album, come si evince già dal titolo, suona come una promessa, una dichiarazione d’intenti, una speranza. “Noi non finiremo” è un atto d’amore verso la propria terra e le proprie origini ma anche un disco che mette insieme nuove consapevolezze, trasformazioni interiori e nuovi orizzonti. Il progetto, germogliato durante la lavorazione della colonna sonora del podcast “Lontano da Cinecittà”, si compone di sette tracce strumentali scritte e interpretate dal ferrarese Zarmoi, al secolo Francesco Bottazzi.
Scenari
L’album si apre proprio con la canzone che dà il titolo al disco, una cavalcata che fa subito pensare a campi arati e orizzonti infiniti. Difficile non “vedere” vecchie foto in bianco e nero, fienili, uomini in maniche di camicia, donne orgogliose e grandi sorrisi. Flash di vita rurale accompagnano tutto il lavoro ma non si pensi a un album nostalgico, “Noi non finiremo” butta un occhio al tempo che fu ma si concentra soprattutto sul presente e su quello che verrà. “Nevicata”, la seconda canzone, porta l’ascoltatore attraverso cieli limpidi e temperature sottozero, campagne brulle e argini solitari.
«Quando ho cominciato a lavorare a questo disco non avevo una direzione precisa, sapevo però che volevo tornare alle radici e lasciare da parte le sonorità urbane affrontate con “Still”. Volevo – dice – esplorare la musica della tradizione ma senza riproporla. Mi interessava creare un ponte col passato, non farmi travolgere da esso». “Smeraldo”, il terzo brano, procede in questa direzione e anche “Lo spagnolo”, rievoca sensazioni ed emozioni diverse. «Per creare la colonna sonora di “Lontano da Cinecittà” – prosegue Zarmoi – ho riguardato i film di Montaldo, Visconti, Soldati… Ho cercato di dialogare con le colonne sonore di film iconici ma senza imitarle, creando la mia. Una bella sfida». “Nives” porta con sé il buon umore, rimanda a “La donna del fiume”, alla vita e agli amori di valle, mentre “Senza meta” conduce l’ascoltatore in un eterno peregrinare tra confini sottili e vagabondaggi interiori. L’album si chiude con “L’ultima estate”, un brano che apre le porte a letture multiple. Potrebbe essere l’ultima estate della vita ma anche l’ultima estate dell’infanzia o l’ultima estate prima di qualcosa.
Insieme
Gli elementi racchiusi nelle canzoni emergono già dalla copertina: un corso d’acqua, colori crepuscolari, foschia e sulla sponda del fiume due persone. «Questo album porta con sé cambiamenti e nuove consapevolezze, come i due in foto pronti ad affrontare il mondo insieme». Un’immagine che per certi versi ricorda la scena finale di “Tempi moderni” di Charlie Chaplin. Nel film i due protagonisti, incuranti delle difficoltà, si incamminano verso l’ignoto ricolmi di speranze. “Noi non finiremo”, appunto. Lo scatto è di Laura Marzola mentre il progetto grafico porta la firma di Majd Ali, già autore del concept di “Still”. L’album, completamente suonato da Zarmoi, è disponibile su tutte le principali piattaforme.