“Bim Bum Bam Party”. Al Teatro Nuovo di Ferrara un tuffo negli anni ‘90
Uno show fra nostalgia e divertimento, con la missione di riportare gli adulti al disincanto dell’infanzia fra sketch, giochi, musica e karaoke sulle sigle più amate. E Uan si racconta: «Noi pupazzi non invecchiamo»
Ferrara Il teatro Nuovo di Ferrara si prepara a un vero tuffo nel passato: domani, giovedì 27 novembre, alle 21 prende vita il “Bim Bum Bam Party”, spettacolo dal vivo pensato per far rivivere ai fan di tutte le età la magia dell’infanzia. L’evento, prodotto da Dimensione Eventi su licenza Rti Mediaset e con la partnership di Radio Animati, riunisce alcuni dei volti storici della tv degli anni ’90: sul palco, insieme all’esplosivo Uan, si potrà rivedere anche Manuela Blanchard e Marco Bellavia, accompagnati da una band dal vivo capitanata dal maestro Enzo Draghi, autore di sigle intramontabili come quella di Bim Bum Bam.
La regia di Claudio Insegno, il testo di Step Minotti e una scenografia accattivante firmata Francesco Fassone, promettono uno spettacolo coinvolgente e pieno di nostalgia. Al centro della serata c’è la missione di Uan: riportare gli adulti al disincanto dell’infanzia, tra sketch, giochi, musica e tanto karaoke sulle sigle più amate, dai Puffi a Kiss Me Licia, passando per Creamy e Mila e Shiro. Non mancheranno momenti interattivi con il pubblico, balli scatenati su brani storici e una continua voglia di divertimento, quella che solo Uan è in grado di trasmettere.
Uan, qual è il segreto della sua energia e simpatia? Ha una routine prima di andare in teatro? «In realtà sono un grande improvvisatore, poi dicono che sono un po’ monello e allora ho un sacco di energie da sprecare! Faccio magari qualche vocalizzo la mattina, ma soprattutto apro bene la bocca quando mi mangio i cremini!».
Com’è stato lavorare con i conduttori storici di Bim Bum Bam? «Siamo diventati tutti un po’ grandini, ma noi pupazzi non invecchiamo mai! La Manu è sempre bellissimissima e Marco Bellavia non è cambiato affatto e non vi dico perché. Sono felicissimo di rivederli, sono i miei compagni di lavoro».
Le manca la televisione degli anni ’90 o preferisci i social di oggi? «Il mondo va avanti, io con le mie manine pelose faccio fatica a toccare il touch del telefono! Una volta c’erano le letterine, vi ricordate? Mi piacciono le cose nuove, bisogna essere curiosi, però bisogna imparare a usare le cose senza farsi usare».
Che messaggio darebbe a un bambino di oggi che non la conosce? «Forse ha una vita meno colorata della nostra! Se viene al Bim Bum Bam Party, soprattutto a teatro a Ferrara, ci vedrà dal vivo e capirà quanto è bello divertirsi, cantare le sigle e fare un po’ di rumore insieme! Adesso passo la parola al mio amico Pietro Ubaldi che ti vuole parlare!».
Tra tutti i personaggi doppiati, ce n’è uno che rappresenta di più le caratteristiche di Ubaldi? «Oggi doppio Patrick Stella, l’amico casinista di Spongebob e mi diverto tantissimo! Ogni personaggio mi lascia qualcosa, ma il bello è vivere sempre in un mondo di fantasia».
Per quanto riguarda Uan cosa è stato apportato alla sua personalità dopo aver ereditato il personaggio? «Ho cercato di mantenere la sua spontaneità e quella voce unica che aveva Giancarlo Muratori. Io sono un basso baritono, lui un tenore, ma ho lavorato sulla voce perché doveva diventare naturale, improvvisata, proprio come Uan».
È possibile sperare in un ritorno di quella tv spensierata per ragazzi in stile Bim Bum Bam? «Il mondo è cambiato e adesso ci sono molti mezzi ma anche tanti ostacoli. Un ritorno si può sempre sognare, ma servirebbero il tempo e i mezzi giusti. Ma la cosa importante è non smettere mai di divertirsi e trasmettere allegria, che è la vittoria più grande!».
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