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Calcio Eccellenza

Dall’Ara e Mazzali stakanovisti, nessuno gioca quanto loro nell’Ars et Labor

Alessio Duatti
Dall’Ara e Mazzali stakanovisti, nessuno gioca quanto loro nell’Ars et Labor

Mister Di Benedetto ha qualche fedelissimo che usa con costanza: Senigagliesi e Carbonaro i più usati davanti. Tutta la classifica

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Ferrara È vero, alle porte ci sono altri 90 minuti di calcio prima di far calare il sipario sul 2025 dell’Ars et Labor. Tuttavia si tratterà della Coppa, manifestazione da onorare, ma evidentemente secondaria rispetto al campionato. Ed è esattamente sul percorso che riprenderà a inizio di gennaio con la trasferta di Forlì (si giocherà al “Tullo Morgagni”) contro la Fratta Terme, che restano accesi i riflettori dell’attualità. Anche perché la compagine di Stefano Di Benedetto non solo non ha preso il largo come tutta la piazza auspicava, ma perché il duello col Mezzolara presenta un simbolico -2 da cui prestare parecchie attenzioni per evitare di fallire. Nulla è compromesso, ma in questo momento lo stato di fiducia pende dalla parte bolognese mentre sul fronte estense è ancora necessario leccarsi le ferite procurate nella trasferta di Faenza (che sarebbe potuta finire anche peggio del 2-2 riacciuffato in extremis).

La classifica del minutaggio

Ad ogni modo, tra i bilanci di fine andata possono avere rilevanza specifica anche i minutaggi dei singoli calciatori che compongono lo spogliatoio di via Copparo. Questioni che possono intersecarsi a discorsi di un calciomercato che resterà in pratica aperto per quasi tutta la stagione, ma che proprio nel periodo corrente potrà registrare determinate accelerate.

I numeri dei cronometri spallini, nella sintesi iniziale, citano la presenza di dieci titolarissimi: tutti abbondantemente sopra i 1000 giri d’orologio, a parte Cozzari e Mambelli che li sfiorano ma vanno comunque considerati due fedeli nelle scelte dell’allenatore. Sul resto della truppa c’è stata abbastanza alternanza, tra chi ha avuto intoppi fisici, chi è retrocesso e poi risalito nelle gerarchie e tra chi ha già salutato il club per cercare fortuna altrove. Tra i portieri Giacomel ha difeso la porta per 1.521 minuti, sostituito dal bravo Luciani nella mezzora di Budrio col Medicina Fossatone e poi nella partita contro il “suo” Comacchio.

La retroguardia

In difesa ecco spuntare alcuni inamovibili. Dall’Ara con 1.641 minuti è stato il giocatore più utilizzato di tutto il gruppo. Lo segue quasi a ruota Mazzali - l’unico di fatto a non avere un cambio - che di minuti ne ha collezionati 1.549. Capitan Iglio, che ha saltato consecutivamente alcuni impegni per noie muscolari, è arrivato a 1.159. La duttilità del sempre disponibile Mambelli ha quasi toccato cifra tonda (960’). Curiosa la parabola di Casella (511’): inizio da titolare, poi crollato nelle retrovie e rinato nel mese di novembre. Un po’ di meritato spazio se l’è preso anche il giovane Stoskovic (269’), bravo a cavarsela al di là di qualche errore d’inesperienza.

A centrocampo

Passiamo quindi al reparto di mezzo, dove le variabili tattiche hanno generato parecchio movimento nelle collocazioni. Sopra si diceva di Cozzari (arrivato, tra l’altro, a 4 gol). Il suo amico Leo Mazza ha risalito la china del minutaggio (762’) grazie alle recenti uscite, al fianco di un Ricci parecchio presente (e indispensabile con i suoi 1.244’). Impossibile fare a meno anche di Malivojevic (1.031’ e 3 gol), fermato più volte dalla febbre che dagli avversari. Prezzabile è una delle carte che Di Benedetto usa a gara in corso (615’ e 2 gol nei finali di partita). Di Bartolo – finito in Brianza – aveva giocato 442’, mentre i giovani Juan Cruz Chazarreta (83’) e Alcalde (28’) potrebbero far esperienza altrove. Un po’ come è stato scelto (destinazione Sicilia) per Gabriele Mazza (193’ e 2 gol) e per l’ancor più giovane Lanza (8’). Poca gloria fattiva l’hanno trovata le ali Barazzetta (659’) e Gaetani (771’): pure su di loro il mercato in uscita è vivo.

Gli attaccanti

Gli arrivi a campionato in corso di Moretti e Piccioni hanno generato 268’ e 89’. Carbonaro (1.337’ e 7 gol) e Senigagliesi (1.373’ e 4 gol) hanno avuto un’andata da voti alti: i numeri, in tal senso, non mentono mai e difatti sono i due attaccanti più impiegati nel corso della prima parte della stagione vuoi per necessità (l’assenza di una prima punta) vuoi per qualità (non si diventa capocannonieri a casa e Mvp del talento ferrarese). 

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