La Nuova Ferrara

Il sondaggio

Il “ferrarese dell’anno 2023” è Stefano Muroni

Samuele Govoni
Il “ferrarese dell’anno 2023” è Stefano Muroni

L’attore e fondatore della filiera creativa Ferrara La Città del Cinema, il più votato dai lettori della Nuova

01 gennaio 2024
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Ferrara Stefano Muroni, attore e fondatore della filiera creativa Ferrara La Città del Cinema, è stato eletto dai lettori della Nuova “ferrarese dell’anno 2023”.

Il sondaggio, lanciato sul sito e sui social lo scorso 24 dicembre, si è chiuso la sera dell’ultimo dell’anno con le prime tre posizioni della top ten occupate da cinema, musica e sport. Muroni, infatti, primo in classifica con 1.390 voti, è seguito da Rebecca Bottoni (presidente del Ferrara Buskers Festival) con 670 voti e da Luca Pinca, nuotatore di Saletta e vincitore della medaglia d’oro nel 50 metri a rana nazionale (446). In quarta posizione l’avvocato Davide Bertasi (209), seguito dallo scrittore Roberto Pazzi scomparso il 2 dicembre (149), dal calciatore Mirco Antenucci (119) e dall’attore e regista Moni Ovadia (96). Ottava posizione per la giornalista Annalena Benini(88), nono il presidente della Spal Joe Tacopina (62) e decima Monica Calamai, direttore generale Ausl Ferrara (47). A poche ore dalla vittoria Muroni commenta il traguardo e guarda al 2024 con entusiasmo.
 

Si aspettava di essere eletto Ferrarese dell’anno?

«Sinceramente no, non me l’aspettavo. Credo che questo grande affetto da parte dei ferraresi venga dal fatto di aver visto negli ultimi dieci anni un ragazzo di provincia, di Tresigallo, partito dal nulla, che non ha mai tradito i propri sogni di attore e imprenditore della creatività. Ferrara La Città del Cinema, ecosistema di scuole di teatro e di cinema e società di produzione per film che ho creato, è ad oggi un’industria della creatività unica in Italia, dove la capitale è Ferrara. Un piccolo grande miracolo».
 

Quali sono i progetti per il 2024?

«Siamo pronti alla rivoluzione. La scuola di cinema Vancini cambierà veste, e sarà più internazionale e attrattiva, grazie anche a nuovi corsi sulle arti visive. Entreremo in Europa con un progetto legato al cinema e alla memoria. Inizieremo la pre-produzione del nostro prossimo film. E uscirà il mio ultimo film, come attore e produttore, “Il soldato senza nome”, sulle malattie mentali e la Grande Guerra».
 

Secondo lei Ferrara può essere più presente nel cinema italiano? Se sì, come?

«Io credo sia giunto il momento di trasformare i sogni in architettura, il tempo della formazione e della produzione in spazio fisico. A Ferrara mi immagino una struttura di migliaia di metri quadrati in cui venga edificata La Città del Cinema, con corsi sul cinema, set, agenzie, produzioni, nuovi posti di lavoro».
 

Un nuovo polo industriale della creatività?

«Esatto. Noi siamo pronti, siamo il progetto giusto, e abbiamo le capacità anche per far di Ferrara una Città del Cinema Unesco, sempre in stretta collaborazione con l’amministrazione comunale di Ferrara, nostro primo partner».
 

Non solo Ferrara, ma anche la provincia. Che novità ci sono nel 2024 per il progetto Gherardi Il Villaggio del Cinema?

«Intanto nel 2024 sarà la decima edizione della Tenda Summer School, e ci stiamo preparando a dovere. Per il progetto su Gherardi, realizzeremo altri otto murales, arrivando così a ben venti in appena due anni».
 

Come divulgare tutto questo?

«Stiamo lavorando per lanciare il sito internet dedicato e le pagine social, oltre all’apertura di un infopoint. A giorni saremo su Rai2 per parlare di Gherardi. Il futuro è a Ferrara, non ho mai avuto dubbi».