Fabio Concato in concerto ad Argenta
Venerdì 29 il cantautore sarà sul palco del Teatro Fluttuanti con “Musico ambulante tour”: «Ho bisogno di stare in viaggio e suonare»
Argenta Farà tappa venerdì 29 alle 21 al teatro Fluttuanti di Argenta (via Pace, 1) il grandissimo artista Fabio Concato. Il “musico ambulante tour” sarà l’occasione per rivivere i successi del cantante che continua ad essere protagonista della canzone d’autore. Gli anni non hanno intaccato la sua verve e la voglia di continuare a viaggiare (da qui il titolo del concerto): «Sto vivendo il tour con grande vitalità – ha infatti dichiarato Concato – e anche grande piacere. Parlavo giusto poco tempo fa con degli amici che mi dicevano di fermarmi un po’ dato che il ritmo è micidiale. Da due anni a questa parte è divenuto forsennato. Ma io mi diverto ancora e questo è un grande privilegio». Al suo ritorno a casa il cantautore ammette di non vedere l’ora di riabbracciare la nipotina e i cani a cui è affezionatissimo. «Ma dopo comincio a guardare le valigie e gli zaini con una sorta di malinconia e di nostalgia. Devo restare fuori a lavorare, devo stare in giro, devo incontrare gente. È un’esigenza non solo psicologica ma fisica». Per lui è un privilegio poter raccontare un po’di se stesso al pubblico, come sono nati i suoi più grandi successi e anche il suo rapporto con la musica. Dagli anni ’70 ad oggi il repertorio di Concato è vastissimo con tematiche che comprendono anche il sociale, l’ambiente, i diritti e sono intere generazioni che lo hanno conosciuto, grazie anche a film cult (basti pensare a “Vado a vivere da solo” con Jerry Calà) .
«È gratificante e soprattutto ti rendi conto che scrivere musica e fare una canzone è una cosa importante. Così come importante è il fatto che la gente continui a cantarle dopo 40 anni. All’inizio questo mi sorprendeva ma poi mi sono detto che era normale dato che io stesso canto canzoni di 60 anni fa e la cosa sorprendente è che continuano ad avere un grande senso». Ed è forse il bello di queste canzoni “immortali”, che sopravvivono all’urto degli anni e che sembrano state scritte l’altro ieri. «Da qualche anno mi pare che questo non stia più avvenendo. Ci sono magari dei testi molto potenti che però devono essere accompagnati da musica altrettanto potente. Dobbiamo sperare che, tra un po’di tempo visto che sta cambiando tutto, questa musica che a me sembra molto strana oltre che molto uguale a sé stessa, torni ad essere quella di un tempo dove ci sia un’armonia e una melodia. La canzone, se costruita e fatta bene è quella che ha il potere di rimanere nel tempo». Non per niente uno dei desideri di Concato è di poter veder cantare qualche autore che si trova in classifica oggi, anche tra 40 anni, «ma ci credo poco. Lo dico con dispiacere perché la musica è qualcosa che fa molto bene, ti fa commuovere o ti rende più allegro. E ha dei poteri che ancora non si è riusciti completamente a svelare. E per fortuna, perché ci sono delle cose che devono rimanere così».