La Nuova Ferrara

La novità

Ferrara, Punto Cieco: la svolta del batterista Morini

Ferrara, Punto Cieco: la svolta del batterista Morini

Dalle lezioni con Tedeschi alla scrittura. Stasera (26 aprile) il cantautore in concerto a Officina Meca

26 aprile 2024
3 MINUTI DI LETTURA





 Ferrara Oggi la città estense si prepara ad accogliere la nascita di un nuovo progetto musicale, quello del cantautore Punto Cieco, all’anagrafe Matteo Morini. «Sono diversi anni che faccio musica, sia attraverso percorsi artistici da solista, sia prendendo parte a progetti di gruppo. L’idea di dare vita al progetto Punto Cieco nasce dalle ceneri della band Parolima». Un amore, quello per la musica, nato sin da ragazzo quando per la prima volta si avvicina al mondo delle percussioni. «Il mio primo approccio alla musica è avvenuto durante il periodo delle medie. Ho infatti iniziato a studiare batteria alla Scuola di Musica Moderna di Ferrara con il maestro Daniele Tedeschi». Dalle lezioni si sviluppa poi il desiderio di mettere in pratica quanto studiato a lezione. «Ho iniziato a prendere parte come batterista in diverse realtà di gruppo del territorio. È grazie a queste esperienze che ho capito di voler fare musica e approfondire le mie conoscenze artistiche». Matteo decide quindi di iscriversi a nuovi corsi all’Amf per accrescere le proprie capacità musicali. «Ho frequentato corsi di canto, pianoforte e chitarra perché era nata in me la volontà di creare musica al 100% mia». Dalla batteria alla scrittura di testi e musica, è così che si sviluppa la carriera di Matteo. «Dopo le prime esperienze in diverse band, ho intrapreso un progetto solista in cui ho continuato a suonare la batteria. Strumento che mi ha poi portato a dare vita all’ormai sciolto gruppo Parolima, di cui mi sono anche occupato della scrittura dei testi». Punto Cieco rappresenta il continuo del percorso artistico, che man mano ha accresciuto il bagaglio culturale del cantautore e musicista. «Questo nuovo percorso è il proseguimento di tutto ciò che ho fatto fino ad ora, dalle esperienze come solista a quelle full band. La differenza questa volta è che non prendo in mano le bacchette, bensì mi concentro sul canto, sul plettro che fa vibrare le corde della chitarra e sulle mani che spingono i tasti del pianoforte». Il nome descrive la congiunzione astrale di due differenti momenti di vita.
«Ci sono due visioni per cui ho scelto il nome Punto Cieco. La prima è quella più filosofica per cui dopo la chiusura del gruppo sono arrivato a un vero e proprio punto cieco della mia carriera artistica. La seconda invece è legata al fatto che dall’occhio sinistro non vedo praticamente nulla».
Stasera l’album verrà suonato per la prima interamente dal vivo presso la sala polivalente di viale Cavour 189 (Officina Meca), in un evento organizzato dall’associazione Backbeat e che vedrà la band Guida Galattica riscaldare la serata. «È un release party che ho auto organizzato attraverso la mia associazione e l’ingresso è riservato ai soci. Per prenotarsi basta scriverci attraversi i direct di Instagram». l