La Nuova Ferrara

La presentazione

Memorie di Spal, il nuovo libro di Paolo Negri

Francesco Dondi
Memorie di Spal, il nuovo libro di Paolo Negri

Mazza, Capello e gli altri eroi: in 288 pagine tutta la passione che c’è tra aneddoti, idoli, curiosità e storia

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Ferrara “Ogni volta che un bambino prende a calci qualcosa per strada, lì ricomincia la storia del calcio” scriveva Jorge Luis Borges. Una frase entrata nel mito che ben racconta tutta la passione con cui Paolo Negri ha scritto “Memorie di Spal”, 288 pagine, edito da Tresogni, libro che sarà presentato domenica, alle ore 17.30, alla libreria Ubik di via San Romano, 43. Il giornalista, per decenni cronista sulla Nuova Ferrara delle gesta spalline e grande appassionato di storia calcistica, sceglie di dedicare il suo ultimo lavoro ai simboli biancazzurri e al valore del calcio nella città estense. Si tratta di un viaggio in quella che è qualcosa di più di una squadra, è un pezzo di vita.

Negri sveste i panni del giornalista rigoroso, sempre molto addentro alle cose spalline e torna per qualche tempo ad indossare la sciarpa biancazzurra, da tifoso vero. Lo dice lui stesso: «La Spal, sì, è un’immensa storia d’amore. E l’amore - quello - non è una piccola cosa della vita ma, al contrario, l’essenza stessa dell’esistenza». Una degli aspetti più esaltanti della lettura, che con orgoglio abbiamo potuto fare prima di tutti gli altri, è percepire la passione che viene trasmessa. Si intuisce, dalla scelta degli aggettivi, dal ritmo tambureggiante, dalla voglia di raccontare quali sono stati i grandi idoli dell’autore. Che parte da un presupposto: il calcio è bello perché è vario. E non a caso Negri non propone mai verità assolute, ben consapevole che coloro che lo hanno fatto emozionare potrebbero essere diversi rispetto a quelli di un altro tifoso. Ma qui finisce il libro e inizia la magia di un volume che merita di essere divorato e che diventa una guida per conoscere la Spal e lo spirito spallino anche a chi tifoso non è.

Sono due le situazioni che più facilmente vengono alla mente: una poltrona, un bicchiere di vino, un fuoco che scalda e “Memorie” da leggere. Ma se si è già nonni come non poter ambire ad accogliere il proprio nipote in braccio per mostrargli le foto di Paolo Mazza, Fabio Capello, Saul Malatrasi, Oscar Massei, Salvatore Cascella, quest’ultimo “giocatore che ho amato più di chiunque altro”, ammette candidamente Negri. I 65 capitoli accarezzano e assecondano tutti i gusti del tifoso spallino, ma ci sono alcuni spunti che potrebbero riempire le chiacchiere al pub o ad un tavolo del ristorante: qual è stata la coppia gol per eccellenza in maglia biancazzurra? L’autore ne propone diverse, tutte iconiche, ma una risposta certa non esiste. Come del resto sarebbe stolto pensare a costruire la top-11 di ogni decennio che possa trovare unanimità di consensi. Eppure Negri ci prova, e sa che accenderà quantomeno i ricordi di chi quei tempi li ha vissuti davvero. Volete un primo spunto? D’accordo, torniamo agli Anni Novanta, quelli delle mie figurine Panini e della Spal di Gibì Fabbri e Gianni De Biasi, gli uomini della doppia promozione e del ritorno in C1. Nomi mitici, quasi come lo Zoff, Gentile, Cabrini... del Mondiale 1982 o il Rossi, Tassotti, Maldini... del Milan di Sacchi. Con le dovute cautele Negri risponde così: Pierobon; Vanoli, Mangoni, Sevidei, Paramatti; Brescia, Zamuner, Bottazzi; Nappi, Cancellato, Lucidi.

E chi non condivide fa nulla, avrà le sue ragioni, i suoi motivi, i suoi idoli. Come fu - un po’ per tutti gli italiani - Diego Armando Maradona. A lui il giornalista dedica un capitolo esaltante del libro: ricorda la Ferrara che si apprestava ad accoglierlo per una partita di Coppa Italia e di come l’aria cittadina fremesse per vedere dal vivo il più grande. Lì, dentro quello stadio mitico, dove la tradizione si tramanda di padre in figlio e i rituali si rinnovano ogni domenica vive un pezzo di Ferrara, quella che ogni volta che può va “alla Spal”.