La Nuova Ferrara

La tragedia

Esplosione durante uno sgombero nel Veronese: morti 3 carabinieri, chi sono


	La zona dell'esplosione (foto Lapresse)
La zona dell'esplosione (foto Lapresse)

È successo in un casolare di Castel d'Azzano. Fermati tre fratelli. Il ministro Piantedosi: «Bilancio drammatico»

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VERONA. Tre carabinieri sono morti nell'esplosione avvenuta oggi, martedì 14 ottobre, durante uno sgombero in una casa rurale del comune di Castel d'Azzano (Verona) nel corso delle prime ore del mattino.

Le tre vittime

I morti sono il luogotenente carica speciale Marco Piffari, il carabiniere scelto Davide Bernardello e il brigadiere capo qualifica speciale Valerio Daprà.

Il luogotenente Piffari aveva 56 anni e viveva in provincia di Padova. Arruolato nel 1987, era Comandante della squadra operativa. Il brigadiere Valerio Daprà del Nucleo operativo radiomobile della compagnia di Padova era nato a Brescia: arruolato nel 1988 aveva compiuto pochi giorni fa 56 anni: lascia due figli di 27 e 26 anni. Il carabiniere scelto Davide Bernardello del nucleo operativo radiomobile della compagnia di Padova era operatore dell’aliquota di pronto intervento.

Fermati tre fratelli

Un uomo e una donna, fratello e sorella, che occupavano il casolare dove si è verificata l'esplosione, sono stati fermati. Poco dopo i carabinieri hanno fermato anche il terzo fratello, allontanatosi dopo l’esplosione, che è stato rintracciato dai militari del Nucleo Investigativo in una campagna di sua proprietà e non ha opposto resistenza. I tre fratelli sono Dino Ramponi, 63 anni, Maria Luisa Ramponi, 59 anni, e Franco Ramponi, 65 anni, l'ultimo fermato. I primi due sono ricoverati in ospedale per le ustioni, la donna in codice rosso, mentre il terzo sarà presto sentito dagli inquirenti. Durante il sopralluogo nel casolare sono stati rinvenuti residui di molotov e bombole di gas.

Sono 17 i feriti

L'esplosione ha provocato il crollo della struttura. Risultano 17 feriti tra carabinieri, poliziotti e vigili del fuoco. «È un bilancio molto doloroso, drammatico e tragico. Era un'operazione congiunta di polizia e, nel corso di quest'operazione, nel momento dell'accesso forzoso fatto all'interno di questo appartamento, i testimoni raccontano che è stato subito percepibile l'odore del gas e qualche istante dopo c'è stata la deflagrazione», ha detto il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi alla trasmissione Uno mattina news, con immagini esclusive del Tg1 sull'esplosione avvenuta a Castel d'Azzano.

Un episodio come questo, ha aggiunto il ministro, «segna la difficoltà di questo lavoro, la complessità, la potenziale pericolosità che dietro ogni operazione di questo tipo si nasconde: perché talvolta si fanno delle operazioni che celano poi queste insidie. È probabile che qualcuno all'interno abbia attivato una bombola del gas, e si è creato il presupposto per la deflagrazione: risulterebbe che le due persone titolari dell'appartamento poi si sono allontanate».