La Nuova Ferrara

Ferrara

Prevenzione

Intossicati dall’impianto di riscaldamento, sette in ospedale nel Ferrarese

Intossicati dall’impianto di riscaldamento, sette in ospedale nel Ferrarese

L’Asl: in due giorni due episodi, due i pazienti in camera iperbarica. Ecco le regole per ridurre il rischio

03 dicembre 2022
2 MINUTI DI LETTURA





Ferrara Con l’arrivo del freddo e l’utilizzo degli impianti di riscaldamento domestico, arrivano anche le prime intossicazioni da monossido di carbonio. Negli ultimi due giorni – spiega l’Asl –  sono accaduti due episodi (uno a Ferrara e uno a XII Morelli) con 7 persone intossicate, tra cui due bambini, che hanno dovuto fare ricorso alle cure dei Pronto soccorso della provincia (3 a Cento e 4 a Cona). Per 2 di queste 7 persone, due giovani rimasti intossicati dal monossido prodotto da un impianto di riscaldamento collocato in bagno, si sono rese necessarie anche due sedute presso la Camera iperbarica di Ravenna.

Ora i pazienti – aggiunge l’Asl – stanno tutti bene, ma il Dipartimento di Sanità pubblica dell’Azienda sanitaria ferrarese, diretto dalla dottoressa Clelia De Sisti, intende tornare a sensibilizzare la cittadinanza sul pericolo di intossicazioni da monossido di carbonio, che possono essere dovute dall’utilizzo degli apparecchi a combustione presenti all’interno delle abitazioni.

Il monossido di carbonio “CO” si forma ogni volta che sostanze contenenti carbonio sono bruciate in carenza di ossigeno. Il monossido è un gas incolore, inodore, insapore, non irritante e altamente tossico per l’organismo, queste caratteristiche lo rendono non avvertibile dai nostri sensi, quindi estremamente pericoloso.

L’avvelenamento da monossido di carbonio è la causa di morte più diffusa tra gli avvelenamenti. Una volta respirato, il monossido si lega all’emoglobina, impedendo il normale afflusso di ossigeno agli organi e ai tessuti. Il primo organo che ne risente è il cervello. I primi sintomi che compaiono sono cefalea, nausea, vertigini. Quando l’intossicazione è più grave si arriva alla perdita di coscienza e successivamente al decesso.

Ecco alcune regole per evitare di incorrere in questi problemi: far installare l’apparecchio di nuovo acquisto da personale tecnico abilitato; controllare regolarmente gli impianti di combustione, in particolare l’integrità delle parti di espulsione dei fumi;

controllare l’efficienza del tiraggio; sottoporre a regolare manutenzione l’impianto, secondo le indicazioni del costruttore, ma consigliabile almeno una volta all’anno; controllare che il tubo di espulsione fumi non sia ostruito da materiale estraneo, e che sia stato regolarmente pulito; controllare la tipologia di combustibile: nel caso di utilizzo di legna, questa deve essere secca e non contaminata da vernici, olii o altri componenti estranei; non fare uso di bracieri per il riscaldamento di ambienti chiusi; non installare apparecchi di combustione nel bagno e nelle stanze da letto; controllare che il locale abbia aperture in grado di garantire un apporto di aria dall’esterno, ricavando le apposite prese di ventilazione.