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Ferrara, i negozianti: «L’e-commerce rovina il rapporto con il cliente»

Gioele Caccia
Ferrara, i negozianti: «L’e-commerce rovina il rapporto con il cliente»

Sotto pressione l’abbigliamento, meglio i prodotti di nicchia

07 giugno 2023
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Ferrara Non li riconoscono a prima vista ma quando il cliente risponde «Ci penso un attimo» da qualche tempo si chiedono: «Non sarà mica uno dei tanti che passano di qui per vedere o toccare e poi comprano su internet?». In un tempo che si allontana sempre più quella frase rivelava un’incertezza, ma l’acquisto o non andava a buon fine o ci andava...in un altro negozio. Oggi c’è quell’altro canale, aperto giorno e notte, il nuovo e l’usato insieme a prezzi concorrenziali riunito in quel rettangolo digitale che collega direttamente il portafogli del consumatore con negozi e scaffali distanti anche migliaia di chilometri.

Antonella Cattabriga, titolare di “Complici”, negozio di abbigliamento in centro storico, vende a banco «ma durante la pandemia abbiamo fatto anche spedizioni on line – ricorda – Qui mi dà una mano mio fratello. Per il commercio on line servirebbe almeno una persona che segua le vendite sul web. Credo che le piattaforme e-commerce abbiano rovinato il mercato». La delusione è forte. «Tende a perdersi la predisposizione al contatto col cliente che oggi spesso entra in negozio per scegliere quello che acquisterà on line, misurare il capo – prosegue – Qualcuno manda anche i figli che girano il video in diretta». E la mamma poi si presenta? «Mah. Qualche soddisfazione c’è – sorride – Una ragazza per la laurea ha comprato un abito on line, ma non le piaceva. Quello giusto l’ha trovato qui». Piccole vendette che rialzano il morale. Pierugo Michelasso, gioielliere ferrarese, 72 anni, alza le spalle: «Per gli oggetti più importanti i clienti vengono e comprano qui. La concorrenza la avvertiamo sugli orologi. Quelli di “secondo polso” (usati, ndr)si trovano di marca, on line e a prezzi imbattibili». Difficile, però, spesso stabilire attraverso quali strade sono arrivati lì. «In negozio - precisa il gioielliere – tutto certificato».

Anche la commessa di “Ottica Visioni”, in via Mazzini, ha notato clienti che «provano la montatura ed escono: “Ripasso”. Ma non lo fanno. Qualcuno poi chiede la manutenzione degli occhiali, noi la facciamo solo ai nostri clienti». Tiene alla larga i fantasmi del web Cristina Tennani, 36 anni, che assieme alla collega Barbara Squarzanti vende prodotti di bellezza nel “Giardino delle Esperidi”. «Compra su internet chi conosce già la linea – dice - chi vuole sentire il profumo o provare la crema viene qui. E compra qui». Ma ci sono anche i prodotti di nicchia a resistere: «Abbiamo molti oggetti “unici” o quasi. I nostri clienti sono affezionati, entrano per vedere, anche chiacchierare, proprio perché non vendiamo prodotti massificati», rivendica con orgoglio Massimiliano De Giovanni, di Pop Design Store. l

Gi.Ca.

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