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Monopattini a Ferrara, ora serve una foto per usarli

Francesco Dondi
Monopattini a Ferrara, ora serve una foto per usarli

Sempre più utenti ma pure situazioni critiche e così scatta la novità per mappare i parcheggi. Lodi «Possiamo risalire ai trasgressori»

22 aprile 2024
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Ferrara La strada è tracciata: i monopattini elettrici rimangono un mezzo di trasporto sempre più apprezzato e quindi occorre calibrare al meglio il loro utilizzo. Se n’è a lungo discusso in commissione consiliare insieme a Vittorio Gattari, public policy director di Dott, la società che gestisce la flotta di monopattini a Ferrara. Fornendo una serie di dati, Gattari ha risposto alle numerose sollecitazioni del vice sindaco Nicola Lodi e dei consiglieri Benito Zocca (Prima Ferrara) e Davide Nanni (Pd) oltre che del presidente della commissione, Francesco Carità (Ferrara Cambia). I dati dicono che gli utenti del servizio aumentano sempre più, raggiungendo quota 35mila, ma soprattutto sono fidelizzati tanto che gli studenti risultano il 59% e i residenti il 72%. Non è invece ancora decollata la partnership con Tper che mette a disposizione dei propri abbonati il monopattino gratuito: sono infatti 1250 i clienti per un totale di 18.500 noleggi. Si prepara poi una nuova estensione di agevolazioni dedicate agli studenti Unife con il 20% di sconto, sessioni formative e soprattutto l’estensione dell’area di spostamento fino al polo dell’ospedale di Cona tramite la ciclabile.

Controlli e sanzioni

Il tema è caldo e non a caso molte delle domande si sono proprio concentrate sul decoro e le multe agli utenti irregolari. Finora sono una quarantina le sanzioni effettuate dalla Polizia locale. «C’è una stretta collaborazione con l’azienda - ha ribadito più volte il vicesindaco Lodi - Le informazioni stanno viaggiando e si cercano soluzioni tra cui quelle legate al decoro». Ed è su questo fronte che Gattari si gioca il jolly, annunciando una novità già operativa da alcuni giorni: chi termina il servizio con il monopattino dovrà scattare una foto che certifica il corretto posizionamento e parcheggio. Se non dovesse essere ritenuto adeguato o non fosse nello stallo, ecco che il cliente verrebbe avvertito tramite una mail nella quale gli si prospetta sia l’arrivo della sanzione sia, nei casi di recidiva o di reale incuria, la soppressione dell’account e l’impossibilità quindi di utilizzo futuro.

«Inoltre - aggiunge il manager di Dott - chiediamo più stalli di rilascio, siamo certi che in tal modo potrebbe davvero raggiungere ottimi risultati anche estetici e di decoro. Al momento abbiamo 7 lavoratori che coprono 3 turni giornalieri di recupero dei mezzi. In sostanza nel giro di 3 ore di media siamo in grado di rimorchiare i monopattini lasciati nel circuito cittadino».

Velocità e caschi

L’abbandono sarà quindi sanzionato come del resto si sanzionano già le infrazioni al codice della strada: «Se non fermiamo il cliente in flagranza - spiega Lodi - chiediamo e otteniamo dalla società l’utenza dell’ultimo passeggero in modo da recapitare la multa per lo scorretto utilizzo o abbandono in luoghi non regolari. C’è grande sintonia su questo fronte».

Non ci sarà invece l’obbligo di casco per l’utilizzatore, come sollecitato dal consigliere Nanni. «Ma solo perché - replica Gattari - l’uso è consentito solo ai maggiorenni». E su questo però bisognerà discutere perché è oggettivo come siano diversi i ragazzini notati viaggiare in città, magari in 2 (altro comportamento irregolare e sanzionabile), magari ad alta velocità quantomeno percepita. «C’è un limite imposto dal Gps - aggiunge il direttore di Dott - In zona pedonale non si può andare oltre i 6 km orari e altrove il massimo sono i 20. Però attenzione, io parlo per i mezzi a noleggio, su quelli privati non abbiamo ovviamente possibilità di intervento». l

F.D.

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