Codigoro, cannonate contro gli uccelli. I residenti: «Non dormiamo più»
I botti nei campi giorno, notte e anche nei festivi
Codigoro Gli spari ogni quindici minuti. Giorno, notte e anche nei festivi. I cannoncini dissuasori per gli uccelli utilizzati dagli agricoltori non fanno dormire sonni tranquilli a diversi residenti nel Basso Ferrarese, ma a dire il vero il fenomeno è diffuso in tutta la provincia. «Durante il giorno capiamo perfettamente la situazione e ci sta anche bene - le parole di chi abita in queste zone -, ma almeno di notte si potrebbero spegnere, considerato che in teoria gli uccelli non dovrebbero muoversi più di tanto con il buio». I cani, come se non bastasse, ad ogni colpo abbaiano. A dire il vero non è chiara la competenza in materia, tra Polizie locali, Questura e carabinieri. Alcuni Comuni della nostra provincia regolano l’uso di "cannoncini spaventapasseri" con il Regolamento di Polizia Urbana, vietando l’impiego entro 300 metri dalla perimetrazione dei centri abitati e 100 metri dalle abitazioni. In pratica, i cannoni spaventa uccelli (o anche spaventapasseri) sono dispositivi che emettono rumori forti o detonazioni per allontanare gli uccelli, e in alcuni casi anche altri animali, da aree come campi coltivati, frutteti. Questi dispositivi sono utilizzati per proteggere le colture da danni causati dagli uccelli, come consumi di frutta o semi. In questo periodo, quando le piantine crescono e la frutta inizia a maturare, per gli agricoltori difendere il raccolto è fondamentale anche perché, lo ricordiamo, soprattutto in alcune zone la presenza di alcune specie (oche e gabbiani) è massiccia. Il pericolo per le persone e per gli animali è nullo, nel senso che il cannone spara a salve ma il rumore allontana i volatili che ovviamente tornano all’attacco dopo pochi minuti. Passeggiando per le campagne e soprattutto nei pressi delle risaie è semplice trovarne, ed in effetti servono molto a tutela delle coltivazioni. La loro frequenza, a detta dei residenti, si sarebbe intensificata: le cannonate si susseguono ormai a intervalli di 10 minuti, specie nelle ore di maggior affluenza degli uccelli, cioè all’alba e al tramonto ma soprattutto non si fermerebbero nemmeno durante la notte. Tutto regolare, fastidio a parte? In linea di massima sì, se utilizzati attenendosi a quanto previsto dalla legge. In pratica, questi sistemi, se vengono utilizzati di giorno (tra le 6 e le 22) non devono provocare un aumento del livello di pressione sonora misurato all’interno dell’abitazione di più di 5 dB(A) , mentre se vengono utilizzati di notte (tra le 22 e le 6) l’aumento massimo ammesso è di 3 dB(A). Naturalmente bisogna tenere conto anche della frequenza dei colpi. Insomma, tutto sta nel buonsenso degli agricoltori e purtroppo, come spesso accade, l’insofferenza verso tutti è causata da un comportamento poco corretto di una minoranza.