Ferrara, tagli sulla sicurezza stradale: “saltano” 1,8 milioni statali
La Provincia si è vista togliere fondi già contabilizzati sul 2025 e 2026. Il presidente Garuti oggi convoca i tecnici: «Ricalibrare gli interventi»
Ferrara La sicurezza stradale è una priorità, a parole, a tutti i livelli politici e amministrativi. Poi però succede che la Provincia si trovi a dover fare i conti con tagli non lievi ai finanziamenti statali promessi e già considerati acquisiti, che rischiano di mettere in discussione gli investimenti sulla riasfaltatura e la messa in sicurezza della rete di arterie del territorio. Si tratta, nello specifico, di una sforbiciata di 1,8 milioni di fondi 2025 e 2026, che sta causando grattacapi all’amministrazione provinciale. «Il taglio di divenuto ufficiale a inizio di maggio, ne abbiamo parlato nella recente assemblea nazionale dell’Upi - spiega Daniele Garuti, sindaco di Poggio Renatico e presidente della Provincia - Oggi c’è una riunione con i dirigenti per capire come ricalibrare le risorse: l’azione di messa in sicurezza di strade e punti, comunque, non si fermerà». Risale al crollo del ponte Morandi, nel 2018 a Genova, l’indicazione governativa di mappare tutte le situazioni di potenziale rischio di strade e ponti, con il successivo piano d’interventi straordinari. I soldi hanno cominciato ad affluire nel post-Covid, in coincidenza con gli stanziamenti Pnrr, e molti ripristini di grande portata sul nostro territorio portano la firma di questi programmi. «Ci eravamo fatti un po’ la bocca buona dopo tanti anni di "carestia" sul fronte dei finanziamenti nazionali, questi tagli qualcosa tolgono alla nostra azione» è il misurato commento di Garuti. Nello specifico, su 2,7 milioni di finanziamenti assegnati, le ricadute della legge di Bilancio e del Milleproroghe certificate in queste settimane lasciano disponibili 988mila euro. Si tratta di quella riduzione lineare del 70% di cui ha parlato il presidente nazionale Upi, Pasquale Gandolfi, «molto grave si siano tagliate risorse che riguardano investimenti negli anni 2025 e 2026, di fatto si stanno bloccando cantieri già previsti e concordati con lo stesso ministero, con ripercussioni sulla viabilità e quindi sulla sicurezza dei nostri cittadini» aveva commentato. Nel Ferrarese si cerca di porre rimedio pescando da altre fonti di finanziamento: «Utilizzeremo parte dell’avanzo di bilancio 2024, circa 3 milioni, e possiamo contare sui finanziamenti dei decreti alluvione - è il piano del presidente della Provincia - Pensiamo di dover rinunciare al 10% del totale delle risorse pensate per la sicurezza delle strade: per questo chiederò un aiuto ancora maggiore ai sindaci per individuare con precisione le priorità sulle quali intervenire».Intanto, ci sono strade di collegamento veloce come la Cispadana che vengono disseminate di limiti a 70 km/h perché, dice la stessa Provincia, non ci sono soldi per interventi approfonditi sulla carreggiata: «Lì contiamo d’intervenire con il decreto alluvione - conclude Garuti - C’è un problema di scarso rispetto dei limiti e di responsabilità in termini di sicurezza da garantire: poi quando ci sono incidenti in Procura chiamano noi amministratori».