La Nuova Ferrara

L’intervento

Siccità, progetti per l’uso e la qualità dell’acqua

Siccità, progetti per l’uso e la qualità dell’acqua

05 settembre 2022
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Ferrara Due precisi e puntuali interventi uno di Alessandro Bratti neo Segretario generale dell’Autorità Distrettuale del Po e quello di Stefano Calderoni presidente del Consorzio di Bonifica Pianura, accendono i riflettori su un tema fondamentale che ha riverberi sull’economia agricola e sulla tenuta del sistema irriguo e della qualità delle acque strategico non solo per l’approvvigionamento idrico ma anche e soprattutto per i costi che graveranno sulla gestione della risorse idrica e sui prezzi dei prodotti agricoli e conseguentemente sulla competitività dei nostri prodotti.

Un uso sempre più gravoso della risorsa acqua interroga la politica a dare risposte in termini di prospettiva e di capacità di visione.

Il PD ha da tempo individuato nel suo piano di utilizzo delle risorse del Pnrr le direttrici su cui lavorare per candidare progetti legati all’uso ed alla qualità delle acque sia per l’agricoltura sia per uso civile che industriale.

Non per ultimo occorre prendere in considerazione la diversificazione delle colture, privilegiando quelle meno idroesigenti, per capire se sia ancora sostenibile candidare i terreni per usi che non siano specificatamente destinati all’alimentazione od alla trasformazione dell’industria alimentare.

I costi del nostro prezioso sistema di bonifiche, che per la sua Storia e la sua straordinaria capacità tecnica meriterebbe di essere valorizzata anche in termini di contributo culturale identitario del nostro territorio, rischiano di mettere in crisi anche economicamente un settore strategico ed a questo proposito credo sia necessario iniziare a pensare a forme di sostegno utilizzando appieno le ingenti risorse previste dal Pnrr ma anche con la redazione di progetti che prevedano il rifacimento della rete idrica per evitare lo spreco dovuto alle troppe perdite ormai diventato inaccettabile.

È tempo di mettere in campo un piano serio e credibile di deimpermeabilizzazione dei suoli al contrario di quello che si sta per profilare con il progetto Fe. Ris dove al contrario si va a sigillare un’area agricola in previsione di realizzare una nuova struttura commerciale in una delle aree a ridosso del Patrimonio Unesco.

Visto che il livello delle precipitazioni ormai è sempre più spostato verso eventi estremi e di tipo monsonico magari lo studio di un sistema di vasche e di bacinizzazione per il recupero delle acque piovane potrebbe attenuare in parte i danni che eventi orami sempre più frequenti producono sulla Città salvaguardando beni e proprietà sia pubbliche che private.

Giorgio Scalabrino Sasso

Segreteria Unione Comunale

PD Ferrara