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Ferrara, Contiliano da simbolo Spal a ultima scelta

Ferrara, Contiliano da simbolo Spal a ultima scelta

Anno duro per il mediano biancazzurro tra opzioni tecniche e malanni

12 aprile 2024
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Ferrara No, non è stata proprio la stagione di Nicolò Contiliano. Lo si può riassumere ancor prima di concludere le operazioni. Il centrocampista di casa Spal sarebbe dovuto essere uno dei simboli di quest’annata, ma tutto gli è realmente girato al contrario. Dai problemi fisici patiti durante la preparazione estiva alle varie indisposizioni (anche lunghe) tra febbre e influenza. Sul suo conto, però, vanno inserite anche un paio di scelte tecniche. In particolar modo nell’ultimo periodo. La sintesi è data da un minutaggio che si è avvicinato soltanto ai 1.200 minuti complessivi, mettendoci dentro anche la non prioritaria Coppa Italia di serie C. Chissà se il prolungato forfait di Carraro, unito alla gestione personalizzata di un Buchel non al meglio, non possano aprire una porticina per la titolarità nella prossima uscita contro l’Entella. Ma è chiaro che prima di voltare pagina e pensare alla prossima stagione lo stesso Contiliano spera di ritrovare un po’ di minuti e contribuire al sigillo salvezza di quella maglia che ha sempre tifato da bambino frequentando gli spalti del "Mazza" e della Curva Ovest. E pensare che di questi tempi, un anno fa, proprio Contiliano risultava l’unica luce a cui aggrapparsi (per il domani) durante il tremendo finale di stagione cadetto. Da quel 18 marzo, fino alla partita con il Parma (a Pisa era out per squalifica) il classe 2004 era stato una costante tra le scelte di Oddo. Lui si era meritato l’affetto della gente e il club aveva iniziato a ricevere qualche sondaggio (vedi Sassuolo). La nuova Spal, però, è stata determinata nel voler ripartire da lui. Peccato che durante i lavori estivi il ragazzo abbia praticamente saltato gran parte della preparazione fisica per più di un acciacco e in pratica, nel primo pacchetto di gare sotto la guida Di Carlo, ha fatto registrare un solo spezzone alla prima contro la Vis Pesaro. Colucci, al contrario, ha potuto metterlo nel motore e ha voluto tenerlo dentro il più possibile fatta eccezione per quel lungo periodo di indisposizione verificatosi tra fine novembre e la prima metà di dicembre. Almeno il Natale vissuto dopo i tre punti casalinghi (era in campo) contro l’Olbia è stato sereno. Anche a gennaio Contiliano è stato protagonista, ma gli assaggi del campo sono poi diventati sempre più bassi: panchine contro Recanatese, Fermana e Torres, scampoli di gare a Pescara e Fermo, poi la titolarità nella trasferta di Vercelli col Sestri Levante (un’ora di gioco al fianco di Carraro) e solo una ventina di minuti nel match casalingo con il Rimini. L’altra ora di gioco collezionata nel Di Carlo bis è stata quella di Pontedera, ma subentrando alla mezzora dopo la lesione muscolare che ancor oggi sta complicando il percorso di Carraro. Il gioiellino di Santa Maria Maddalena avrebbe dovuto giocare titolare contro la Carrarese - l’aveva spiegato lo stesso allenatore in una delle ultime conferenze stampa - ma qualche giorno di influenza aveva spalancato le porte al lancio di Nador. Giustamente riproposto anche ad Ancona, ma proprio contro i dorici il centrocampista togolese non ha brillato e tra le ipotesi poteva starci il ripristino dell’idea iniziale rispetto la titolarità di Contiliano per il match contro il Gubbio. Ma né contro i marchigiani e nemmeno contro gli umbri il ragazzo ha trovato spazio, neppure a gara in corso. Se lo si rivedrà a Chiavari dipenderà dalle condizioni di Buchel che non sta benissimo, senza però scordare Collodel che nelle ultime gare ha riassaggiato il campo nei finali di contenimento. Poi sarà tempo di pensare al domani: con la Spal nel cuore, con la presumibile voglia di un rilancio anche personale "in casa propria" e con la consapevolezza che anche stagioni del genere vanno inserite (e sfruttate) nel proprio percorso di crescita.