Barcellona ai piedi di un “ferrarese”. Tresoldi, gol in Champions e interesse di Gattuso
Nicolò Tresoldi ha firmato il primo gol del Club Brugge nel pareggio di Champions League contro i blaugrana e piace al ct dell’Italia. Il giovane bomber ha sangue ferrarese da parte di padre, Emanuele, nato e cresciuto a Poggio Renatico prima di diventare calciatore professionista
Ferrara Sangue ferrarese, doppia nazionalità e un talento grande così contraddistinguono Nicolò Tresoldi, campioncino del Club Brugge che ha segnato uno storico gol al Barcellona: mai nessuno come lui in città e provincia. Stiamo parlando del figlio di Emanuele Tresoldi, ex difensore dell’Atalanta nato e cresciuto a Poggio Renatico prima di diventare un calciatore professionista che svela anche un interessante retroscena: «È una grande soddisfazione, non posso negarlo. Conosco Nicolò – dice il padre – e so quanto tenesse a questa partita e a questo gol: per lui significava davvero molto. La serata è stata speciale anche perché tutto è coinciso con un risultato positivo della squadra. Segnare al Barcellona e poi riuscire comunque a ottenere un pareggio è ancora più bello. Alla fine, per ricordo, ha portato a casa anche una maglia di Lewandowski. E adesso avanti così, con entusiasmo e voglia di crescere».
La serata di ieri, mercoledì 5 novembre, resterà impressa nella memoria di Nicolò Tresoldi e dei tifosi del Bruges. Nel vibrante 3-3 contro il Barcellona, il giovane attaccante italo-tedesco ha firmato un gol storico, confermando la crescita esponenziale di un talento che ora non passa più inosservato. Una notte da protagonista assoluto, che arriva mentre il ct della Nazionale, Rino Gattuso, apre ufficialmente alla possibilità di convocarlo. Proprio l’apertura del ct ha fatto notizia. Gattuso, presente qualche tempo fa a Bergamo per Atalanta-Club Brugge di Champions, aveva osservato con attenzione il 21enne e ne era rimasto colpito, così come del difensore atalantino Honest Ahanor definendoli “osservati speciali” per la maglia azzurra. Un endorsement importante, che si aggiunge ai riflettori sempre più accesi sul giovane bomber, finora protagonista lontano dai radar del calcio italiano.
Figlio d’arte – suo padre Emanuele Tresoldi, ex terzino sinistro dell’Atalanta e campione d’Europa Under 21 nel 1994 con Cesare Maldini –, Nicolò nasce a Cagliari il 20 agosto 2004, ma cresce in Umbria, a Gubbio, dove muove i primi passi nel mondo del calcio tra Csi Don Bosco, Atletico Gubbio e Fontanelle. A 13 anni si trasferisce in Germania per il lavoro della madre Barbara (nella foto con la sorella di Nicolò), impegnata in una compagnia aerea. Da ragazzino Nicolò non era solo un talento del pallone: considerato promessa del tennis, ha vestito la maglia azzurra Under 12 nella Coppa Davis di categoria. Poi l’Hannover 96 lo nota e da quel momento la strada è tracciata: supera tutta la trafila del settore giovanile fino alla prima squadra, ottiene il doppio passaporto nel 2022 e si impone come uno degli attaccanti più brillanti della sua generazione. Con la Germania Under 21 colleziona 18 presenze e 9 gol, diventando vicecampione d’Europa lo scorso giugno. Un percorso costruito lontano dall’Italia, e forse anche per questo più sereno: se Gattuso decidesse di convocarlo, il regolamento gli consentirebbe di cambiare definitivamente status e diventare un giocatore della Nazionale italiana.
Sul campo, Tresoldi continua a parlare con i fatti. Contro il Barcellona il Bruges parte fortissimo e dopo appena sei minuti l’attaccante appoggia in scivolata in rete su assist di Carlos Forbs, sbloccando la gara con una zampata da centravanti puro. È l’ennesima conferma della sua crescita: già a segno contro Rangers e Monaco, autore di un assist a Bergamo contro l’Atalanta e di quattro gol più un assist in campionato. Il Barça risponde subito con Ferran Torres, poi Forbs riporta avanti i belgi al 17’. Gli spagnoli colpiscono pali e traverse, fino al 2-2 siglato da Lamine Yamal al 61’. Il Bruges non molla e trova il 3-2 ancora con Forbs, ma al 77’ un’autorete di Tzolis vale il definitivo 3-3. Nel finale, al 91’, Romeo Vermant segna il 4-3 ma il var annulla lasciando il club con il rammarico di una vittoria solo sfiorata. Tresoldi esce al 79’ tra gli applausi, consapevole di aver firmato un altro passo decisivo nella sua stagione d’oro. Con questo pareggio il Bruges estende la sua imbattibilità casalinga in Champions a cinque partite, la serie più lunga della sua storia recente, mentre il Barcellona conferma il suo straordinario potenziale offensivo: dall’inizio della scorsa stagione è la squadra che ha segnato di più nella competizione, ben 55 reti. Il gol al Barcellona rappresenta un punto di svolta nella carriera di Tresoldi. Se finora era un talento seguito soprattutto in Germania, ora anche l’Italia si è accorta di lui. La federazione ne sta discutendo, il pubblico comincia a sognare.
Il ragazzo, come detto di origini ferraresi da parte di padre, potrebbe presto vestire la maglia azzurra. E la storica serata del 5 novembre potrebbe essere ricordata come il momento in cui il suo destino internazionale ha iniziato davvero a cambiare. E resta la grande soddisfazione del padre Emanuele Tresoldi con gli storici amici di Poggio Renatico, tra cui gli ex calciatori dilettanti poggesi tra cui l’ex Spal Mirko Bizzarri e l’amico Cristian Straforini (ex Nuova Aurora tra le altre). Loro seguono il giovane virgulto in giro per l’Europa, o quando non è possibile da casa tutti assieme davanti al televisore, a tifare oggi i nerazzurri del Bruges; domani, chissà, gli Azzurri dell’Italia.
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