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Migranti, Cpr e vescovo: Ferrara si divide. Destra e sinistra schierano i big

Migranti, Cpr e vescovo: Ferrara si divide. Destra e sinistra schierano i big

Malaguti (Fdi): «Perego non si intrometta, pensi ai pochi fedeli che vanno in chiesa». Il segretario Dem Talmelli: «Siamo con lui. Da Ferrara si emigra e la Chiesa fa tantissimo»

13 novembre 2023
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Ferrara Sono lontani i tempi in cui la Sinistra osteggiava la Chiesa, baluardo dell’identità della Destra. Oggi i ruoli si sono ribaltati quantomeno sul fronte dell’accoglienza dei migranti e sulla realizzazione nel territorio comunale di un Centro di Permanenza per il Rimpatrio. E le parole del vescovo Perego («I Cpr sono carceri») contro il piano del maxi centro a Ferrara hanno frapposto gli schieramenti. Il sindaco Fabbri e il senatore Balboni hanno già vergato la propria opposizione al monsignore e ora il confronto viene alimentato dal deputato Mauro Malaguti (Fdi) e il Pd estense.

Malaguti propone una visione sul mondo e parte da lontano per rivendicare l’indipendenza e la sovranità di Stato e Chiesa. «Eventuali ingerenze politiche sono quindi da considerarsi come intromissione di uno Stato sovrano verso un altro Stato sovrano - dice Malaguti - Fossi nel Vescovo, più che del numero di migranti in Italia mi preoccuperei del numero di fedeli nelle nostre chiese».

Lo stesso deputato propone anche una divergenza religiosa: «Nei paesi musulmani radicalizzati la religione è politica e fa giurisprudenza, ne conseguono impiccagioni di omosessuali e lapidazioni di donne ritenute fedifraghe o irrispettose delle leggi. Voglio ricordare Armita, ragazza di 16 anni recentemente picchiata a morte a Teheran e deceduta dopo 28 giorni di coma, solo perché non portava il velo. In Italia, come sostanzialmente negli altri paesi democratici, la religione non dovrebbe interferire nella politica di Stato. Il condizionale è d’obbligo, viste le periodiche esternazioni del vescovo di Ferrara».

Il Pd, attraverso il segretario cittadino Alessandro Talmelli, si schiera invece dalla parte del vescovo a cui esprime «solidarietà e vicinanza» per gli attacchi ricevuti. «Parlare di migrazioni in funzione della creazione di un CPR a Ferrara, racconta molto efficacemente l'idea e la visione del modello della “città ideale” da parte della destra ferrarese - incalza Talmelli - Come Pd locale facciamo nostra la riflessione critica di Asgi (associazione studi giuridici immigrazione), secondo cui l'ultima riforma “dei luoghi di trattenimento amministrativo, di fatto e di diritto, dei non cittadini – in Italia come nel mondo – consente di affermare che quello che si consuma al loro interno è un rito di separazione su base etnica. Il trattenimento degli stranieri è un poderoso strumento di propaganda a disposizione del governo di turno, che l’attuale riforma porta alla sua massima espansione” e strutture come quella che si vuole realizzare a Ferrara non costituiscono una soluzione ai problemi connessi al fenomeno migratorio».

Talmelli poi passa a un’analisi sociale: «Da Ferrara ormai si emigra. Gli attacchi scomposti del sindaco dimostrano irrispettosa ignoranza verso il fondamentale lavoro che Monsignor Perego, le parrocchie e la Diocesi tutta, nelle sue innumerevoli associazioni, movimenti e volontari, a cominciare dalla Caritas Diocesana, svolgono proprio nell’accoglienza e nell’integrazione». 

E a fianco del vescovo Perego si schiera anche l’equipaggio di terra di Ferrara dell’Associazione Mediterranea Saving Humans, esprimendogli vicinanza e solidarietà per «i pesanti attacchi, critiche e provocazioni contenute nell’esternazione via social del sindaco Alan Fabbri in risposta alla Sua presa di posizione, in veste di Presidente della Fondazione Migrantes, pubblicata ieri sulla stampa riguardo al dibattito sulla possibile costruzione di un Cpr a Ferrara».

Mediterranea, che domenica si era espressa sul tema in totale sintonia con la posizione del vescovo Perego, parla «dei gravi limiti di queste strutture sia in termini di rispetto dei diritti umani che riguardo alla loro utilità ed efficacia e ritiene molto gravi e provocatorie le accuse del sindaco. La Fondazione Migrantes è in prima linea sul fronte della prima accoglienza sul nostro territorio, soprattutto nelle fasi di emergenza dei mesi scorsi, a differenza della sua amministrazione comunale, colpevolmente assente su questi temi. Se Fabbri non ne è a conoscenza, faccia una telefonata al Prefetto e si informi con chi si è coordinata la Prefettura durante l’estate, nel pieno dell’emergenza dei flussi».

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