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Energia, carta e lavorazioni plastiche. Ferrara, ecco le aziende che guadagnano di più

di Francesco Dondi
Energia, carta e lavorazioni plastiche. Ferrara, ecco le aziende che guadagnano di più

Ceramica Sant'Agostino prima in assoluto, poi Sorgenia e Mercure di Argenta e la Servizi ospedalieri. La Cartiera sfrutta il boom della cellulosa, Benvic fa un salto enorme e i Molini danno sempre garanzie

28 dicembre 2023
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Ferrara La società più importante in assoluto che ha sede nel Ferrarese? La Berco di Copparo con 469 milioni di fatturato. Un valore che pone l’azienda specializzata nella costruzione di macchinari prima per distacco nella speciale classifica dei fatturati, elaborata dal sito specializzato reportaziende.it. Il rapporto tiene in considerazione fatturati e utili del 2022 (qui potete vedere la classifica) di tutte le realtà economiche della provincia da cui è possibile estrapolare un quadro piuttosto verosimile degli andamenti dei vari settori. E allora si scopre che il settore agricolo regge, ma sono altri quelli che più di tutti hanno avuto balzi e margini operativi molto ampi. Del resto lo si è percepito nella vita quotidiana di ognuno di noi, sempre più spesso chiamati a fare i conti con le bollette energetiche - non a caso i produttori e i fornitori hanno ottenuto performance di altissimo livello - oppure con il mondo dei rifiuti e ancora con il cibo e con la stessa carta. Si ricorderanno i mesi del lockdown, dove tutti erano costretti a rimanere in casa e dove gli acquisti avvenivano principalmente on line. Ebbene quel trend non solo ha messo in seria difficoltà i negozi di vicinato, ma ha comportato un aumento esponenziale di richiesta di cartoni da imballaggio. Più si è alzata la domanda e più è cresciuto il costo della materia prima di cui anche la Cartiera di Ferrara ha potuto beneficiare.

La seconda puntata con le aziende dal 76° al 150° posto

La plastica

Ci sono poi il settori che lavorano con la plastica, oro per i produttori. E qui è necessario fermarsi per fare una specifica: la plastica ferrarese ha il proprio quartier generale nella cittadella del petrolchimico dove hanno sede alcune realtà industriali di caratura mondiale e di alta specializzazione. Ma si tratta di società che non hanno la loro sede legale a Ferrara e quindi non rientrano nella speciale classifica elaborata, che perciò va intesa come parziale. Eppure il mondo della plastica rimane un riferimento economicamente importante anche per le realtà con sede in terra estense che possono quindi contare su margini e fatturati di assoluto rispetto. È il caso della Benvic o della Inovyn, che hanno chiuso il 2022 con importanti valori commerciali e continuano una crescita costante e di livello.

Agricoltura

Dicevamo poi del cibo, inteso come comparto che va dalla produzione della materia prima fino alla sua commercializzazione. In questo ambito finisce ovviamente anche l’agricoltura che ha nel Ferrarese realtà imprenditoriali di altissimo livello, capaci di generare fatturati milionari e utili. Perché ormai la produzione di qualità è un ambito in cui si è scelto di investire con continuità e qualità, cercando nel mercato globale quei mondi in grado di assorbire l’eccellenza, pagandola anche. E a braccetto finisce pure il comportato dei macchinari che vengono utilizzati nelle lavorazioni in campo e che, proprio per quel discorso di innovazione tecnologica, hanno necessità di esplorare metodologie sempre più avanzate, utili a garantire rese eccezionali o perdite minime. Lì sta la sfida del futuro e le realtà ferraresi non vogliono perderla. Come del resto hanno deciso di provare a giocare quella del commercio con i consorzi che guardano all’estero per consegnare il loro meglio e aprire mercati fino a qualche anno fa considerati impossibili da approcciare.

E se è vero che il cibo italiano garantisce ampi margini all’estero è necessario anche saper lavorare la materia prima: esempi conclamati sono i molini che operano in terra ferrarese con Molino Pivetti e Molino San Giovanni che realizzano performance da capogiro.

L’energia

Un bene immateriale o almeno impalpabile al tatto, ma necessario in ogni settore produttivo e di vita. I costi delle forniture sono aumentati a dismisura e il business ha inevitabilmente fatto segnare cifre da capogiro. Non è possibile dare il valore di Hera Comm, la società che distribuisce energia nel vasto bacino della muliutility, visto che non ha sede a Ferrara ma in soccorso arrivano le performance di Mercure e Sorgenia, in utile costante e capaci di inserirsi nel mercato che diventerà ancora più complesso e redditizio con l’imminente soppressione dell’area tutelata.

Anche Clara, società compartecipata dai Comuni, può inserirsi in questo ambito ambientale. Gli utili non saranno ultramilionari ma garantiscono sostenibilità e qualità e soprattutto nel 2022 hanno fatto segnare una performance da top 10.

Chi soffre

L’analisi la proponiamo sui valori percentuali perché quelli meramente numerici imporrebbero approfondimenti ben più dettagliati rispetto ad un report fondato esclusivamente sui dati. Alle spalle in una performance infatti ci sono strategie aziendali, scelte di investimenti, operazioni programmatiche che non si possono raccontare. E allora arrivano in soccorso le percentuali, che non mentono e possono aiutare. Grandi Riso e Cidas sembrano così essere la realtà che più hanno patito nel 2022, ma sono anche società che hanno una gamma di servizi così vasta da non essere particolarmente preoccupate. Così come i segni negativi nell’ambito dell’agricoltura vanno intesi come periodi transitori anche perché le perdite sono comunque contenute e sopportabili. Soffre poi l’abbigliamento, ma non è una novità, così come il mondo delle auto sta cercando una nuova dimensione. In questo settore è senza dubbio l’incertezza sul futuro a bloccare qualche operazione o quantomeno a far tentennare il compratore. Quale sarà l’indicazione sui motori dei prossimi anni? C’è chi sta spingendo molto sull’elettrico, ma gli scettici già insinuano proroghe al petrolio, che inevitabilmente sconvolgerebbe di nuovo il mercato. E i grandi rivenditori rimangono in attesa, continuando a puntare sulla qualità del servizio al cliente finale.

I paesi

Per ovvi motivi di dimensioni Ferrara rimane la realtà con il maggior numero di aziende con sede nel territorio comunale, ma attenzione a Copparo, che con Berco e Zoffoli Metalli si prende i primi due posti nella classifica dei fatturati mentre Sant’Agostino, grazie alla Ceramica, ottiene la medaglia d’oro nella graduatoria degli utili: sfondando quota 14 milioni.

Relativamente a Copparo, se Berco del colosso Thyssenkrupp è realtà ben nota nella nostra provincia e ancora fra quelle con il maggior numero di addetti, Zoffoli con sede in via Stazione fra Saletta e Tamara è guidata dalla Zoffoli Holding, che controlla al 100% la Zoffoli Metalli, ma anche l’Immobiliare che è proprietaria dei terreni e dei fabbricati (specie a Copparo) della holding e un’altra immobiliare, la Roda. L’azienda ha anche un’unità operativa a Gambettola, da cui è partita l’attività. E non solo, perché tramite l’immobiliare Roda - come detto anch’essa controllata -, ci sono tre punti futuri d’intervento, come spiegato nel 2022 in sede di presentazione del bilancio. Uno dei tre punti è quello più curioso, si tratta dell’ex discoteca Sky Lab di Tamara, acquisita all’asta alcuni anni fa e sulla quale si sta valutando come intervenire (potrebbe nascere una linea dedicata alla plastica). Poi la ristrutturazione di Palazzo Cotti (in piazza a Copparo) e del Borgo La Copparina a Saletta, ma anche uno sviluppo della lottizzazione già ben avanzata di via Manin a Copparo, sempre affidato all’immobiliare Roda.

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