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Il caso

Comacchio, gioca i soldi e sparisce: cooperativa destinata a fallire

Annarita Bova
Comacchio, gioca i soldi e sparisce: cooperativa destinata a fallire

L’uomo era anche nel cda del Consorzio pescatori Trepponti: di lui non si hanno più notizie

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Comacchio Sparito con i soldi della cooperativa di molluschicoltori di cui era presidente, non si è ancora fatto vivo e a Comacchio l’aria è molto tesa.

Un noto pescatore, nei giorni scorsi, ha lasciato una lettera chiedendo scusa a famiglia, amici e colleghi ammettendo di essere ludopatico e di aver perso tutto, portando in pratica l’attività al fallimento e lasciando le casse vuote. «Ha voluto fare pochi morti e molti feriti - dice chi lo conosce bene -. La cooperativa è ovviamente destinata a fallire a meno che non ci sia qualcuno che può coprire un vuoto enorme. In realtà i soci “rovinati” sarebbero quattro al momento, quelli più grossi. Gli altri non hanno visto incassi ma si parla di cifre decisamente minori». Già negli anni scorsi «c’erano ammanchi anche da 200mila euro, ma in un modo o nell’altro se l’era cavata raccontando frottole e facendo risanare il debito ai soci. Adesso con la crisi nera i soldi che girano sono pochi e non è più riuscito a venirne fuori».


I debiti legati alla cooperativa ammonterebbero a circa 500mila euro, poi c’è tutto il resto, per un totale di circa 2 milioni di euro. Nei prossimi giorni i soci andranno a controllare i conti nelle banche e la situazione sarà più chiara. «Non mi hanno ancora pagato», diceva l’uomo cercando di nascondere. Ma alla fine il castello è crollato. «Non gli conviene sparire così, tanto prima o poi lo troveranno - vanno avanti dal porto -. Ci conosciamo tutti da una vita, stiamo passando un momento difficile e questa storia della ludopatia ci può anche stare, anche se non convince fino in fondo». Ma adesso quali saranno le conseguenze per la cooperativa di cui era presidente? «Verrà nominato un commissario e poi capiranno se ci si può salvare o meno. Ma il fallimento pare inevitabile».

L’uomo era anche nel consiglio di amministrazione del Consorzio Trepponti, uno dei più grandi dell’Adriatico. «Per noi non ci sono problemi - spiega il presidente David Pozzati -. Il 5 abbiamo una riunione e semplicemente questa persona verrà sostituita. Quello che è successo è legato strettamente alla cooperativa, il Trepponti ne è fuori. Dovranno gestire la cosa al loro interno». La questione è ovviamente molto delicata. «Sono mortificato per quello che ho fatto e a tutt'oggi non mi rendo conto come sia potuto succedere anche perché sono sempre stato disponibile e mi sono sempre impegnato a risolvere tutte le problematiche portando avanti le attività della cooperativa», ha scritto il pescatore in una mail. Le forze dell’ordine stanno portando avanti tutte le indagini, per capire esattamente come stanno le cose e se ci possono essere altre persone coinvolte a qualsiasi titolo. Al momento l’uomo dovrebbe trovarsi all’estero, assieme alla sua compagna e i suoi familiari non avrebbero mai sospettato nulla.