Cantieri infiniti, Superstrada di Ferrara sotto accusa dopo l’incidente mortale
La morte di Marcello Minetti, 63enne schiantatosi contro il new jersey, riapre il dibattito sulla sicurezza della strada e sugli accantieramenti continui
Rovereto Una tragedia, ma senza reati. I primi riscontri sul terribile schianto nel quale ha perso la vita Marcello Minetti, 63 anni, non sembrano evidenziare l’esistenza di responsabilità di tipo penale nell’accaduto. L’unico possibile indiziato, non essendo rimasto coinvolto nessun altro automobilista, era il cantiere e la corretta posizione dei cartelli che lo segnalano. Ma i primi rilievi effettuati dalla Polizia stradale di Ferrara non sembrano aver ravvisato errori sotto questo aspetto, che avrebbero potuto portare e investigare eventuali profili colposi nelle ditte incaricate. Tutto sembra fosse in perfetta regola. Anche per questo motivo la sostituta procuratrice Sveva Insalata non sembra intenzionata a richiedere l’autopsia sul corpo di Minetti, essendo irrilevante accertare il suo stato psicofisico o se abbia accusato un malore che gli ha fatto perdere il controllo e ha poi portato la sua auto a collidere frontalmente con il new jersey. L’unica constatazione certa è che l’automobile viaggiava a velocità molto sostenuta, troppo alta rispetto al limite vigente in quel tratto, per forza basso essendovi il cantiere, una deviazione e un restringimento della carreggiata. Velocità che ha determinato, in tutta evidenza, anche gli esiti purtroppo fatali della collisione.
L’incidente Marcello Minetti, 63 anni di Ferrara, ha perso la vita nell’incidente domenica verso le 22, all’altezza del restringimento di carreggiata dovuto al cantiere per i lavori Anas, più volte segnalato per la sua pericolosità. Il conducente che viaggiava da solo in direzione mare non ha visto il cambio di corsia ed è finito addosso al new jersey. Un impatto violentissimo che non ha gli lasciato scampo, la morte è stata istantanea. Sono stati allertati i soccorsi e sul posto sono intervenuti l’ambulanza e l’automedica del 118, oltre ai vigili del fuoco di Portomaggiore ma anche i carabinieri del Nucleo radiomobile di Portomaggiore per regolare la viabilità, mentre la Polizia stradale si è occupata dei rilievi per ricostruire l’esatta dinamica.
La Ferrara-mare, ancora una volta, si è mostrata in tutti i suoi enormi limiti e nella sua pericolosità, non avendo corsie di emergenza e versando quasi sempre in pessime condizioni. «Andiamo avanti ormai da anni ed anni - le parole della sindaca di Ostellato Elena Rossi - e soluzioni pare non ce ne siano. O meglio, non ci sono i soldi per arrivare ad interventi importanti e definitivi. I lavori sarebbero dovuti terminare il 31 gennaio ma adesso si parla di fine marzo perché da Anas hanno fatto sapere che essendo piovuto moltissimo i cantieri hanno visto stop forzati». In quel punto gli interventi vanno avanti ormai da maggio del 2024, prima in direzione Ferrara e poi verso il mare. «Io non so più cosa dire, la mia battaglia come anche quella di tutti i colleghi sindaci, non vede tregua, il confronto con Anas è costante ma effettivamente le possibili soluzioni richiedono sforzi economici di portata enorme. La strada andrebbe rifatta, da cima a fondo. Cento chilometri da smantellare e rifare. L’unica è cercare di sistemare il sistemabile. Ho scritto nelle scorse settimane chiedendo di verificare che il cantiere a Rovereto fosse a posto - prosegue la sindaca -, e mi è stato risposto che l’Anas ha fatto tutto a regola d’arte. A questo punto non ci resta che aspettare e sperare che smetta anche di piovere».
Proprio ieri mattina a Comacchio si è riunito il Tavolo per la Sicurezza alla presenza del Prefetto di Ferrara Massimo Marchesiello e dall’incontro è emersa la preoccupazione per quanto riguarda i cantieri sulla Ferrara-mare anche da parte degli operatori del Turismo. Per chi ha intenzione di andare ai Lidi si prospettano mesi di calvario, tra ruspe e bitume, operai e transenne e già domenica si sono registrate lunghe code. Forte la preoccupazione dei gestori dei Bagni per l’impatto negativo che un tale scenario avrà sui turisti nei prossimi mesi. «Nessuno discute che i lavori vadano fatti quando il tempo è bello, ma una corretta gestione dovrebbe fare in modo che non durassero all’infinito e che prevedessero l’utilizzo delle ore notturne per la loro esecuzione, per non danneggiare quei flussi turistici così necessari all’economia locale», dicono dalle associazioni di categoria. «È programmato a breve un comitato operativo sulla viabilità con Anas», ha annunciato il Prefetto Marchesiello. «Da parte nostra c’è un controllo vigile dei cantieri», ha aggiunto il comandante della Polstrada.