Gatto preso a calci da un vigile a Copparo, scatta la prima denuncia
Proseguono le indagini e intanto interviene il sindacato della Polizia locale: "Fatti strumentalizzati per fomentare campagne di odio social contro le divise". Chiarimenti sulle condizioni dell'animale
Copparo Detto, fatto. Ieri mattina alla stazione carabinieri di Pontelagoscuro è stata presentata una denuncia contro ignoti per l’episodio del gatto preso a calci da un agente di Polizia locale, dopo che l’animale era appena stato investito da un’auto a Copparo, sulla Strada provinciale per Formignana, direzione Gradizza. A presentare la denuncia è stata Anna Ferraresi, in qualità di legale rappresentante di Leal – Lega antivivisezionista Odv di Ferrara. La denuncia è per il reato di maltrattamento animali con Ferraresi che si riserva di costituirsi parte civile sia per l’eventuale procedimento penale che per il riconoscimento del danno. Intanto, al comando di Polizia locale si continua a cercare di far luce sul caso e in queste ore saranno sentiti i testimoni oculari, per raccontare quanto hanno visto mercoledì scorso.
Ma sulla vicenda non ci sono solamente attacchi all’agente che avrebbe compiuto questo gesto, ieri è stata la segreteria regionale del Sulpl, il sindacato della Polizia locale, a intervenire dopo gli articoli sul caso dell’investimento del gatto a Copparo. «Sui fatti in sé - spiega la nota - auspichiamo che nelle sedi competenti sia effettivamente ricostruito quanto accaduto. Nessuno da esterno può autoelevarsi a giudice e sparare sentenze senza che si sia effettivamente appurato quanto è successo. Come sindacato auspichiamo che chi dovrà ricostruire i fatti tenga conto di tutto. Come Sulpl riteniamo inaccettabile che la gogna mediatica abbia già stretto il suo cappio, il risultato è un incitamento all’odio social che ognuno di noi dovrebbe condannare. Sono apparsi post su Facebook con offese e commenti ingiuriosi paventando il licenziamento dell’agente. Segno di come questi fatti siano stati strumentalizzati per fomentare una campagna di odio che va a colpire le divise e la persona che indossa la divisa. Sui fatti si esprimeranno gli organi competenti, ma su questa campagna di odio pretendiamo la stessa fermezza e come sindacato ci rivolgeremo a tutti gli organi competenti. Si è così presi da questa campagna mediatica di attacco, che nessuno si è posto il problema di come sta l’amico a quattro zampe coinvolto nell’investimento..Come sindacato chiediamo che si diano anche queste informazioni. Da un lato pertanto è giusto che si accertino i fatti, dando anche un nome e un cognome all’automobilista che ha investito il gatto e che è fuggito, dall’altro come Sulpl pretenderemo che ci sia una posizione netta e chiara contro chi fomenta sui social e trincerandosi dietro una tastiera spara sentenze senza esser stato presente. Il Sulpl è e sarà sempre contro ogni campagna mediatica che denigra le persone e le divise». Sulle condizioni del gatto va precisato che al momento non si è riusciti a sapere dove sia stato portato per le cure. E, purtroppo, se è ancora vivo...