Pesca al buio, è la ruota della fortuna. Al “Castello” assalto ai pacchi smarriti
Portaborracce, robot aspirapolvere e vestiti: via all’iniziativa al centro commerciale di Ferrara. “Grande curiosità, è come un gioco ma anche un divertimento e si spera nell’affare”
Ferrara “La curiosità è donna” dice il proverbio, ma oggi al centro commerciale “Il Castello” il detto è stato smentito. C’erano tutti – uomini, donne, tanti giovani e curiosi –, una grande folla eterogenea di acquirenti per scoprire cosa si celava nei pacchi smarriti o mai ritirati, sistemati per l’occasione nella galleria dell’ipermercato e messi in vendita. Un’iniziativa della ditta Pokajoia Colis Perdus, leader in Francia di questo originale tipo di vendita, che ha subito fatto breccia. «Siamo venuti spinti dalla curiosità – è la risposta unanime alla domanda “perché siete qui?” –: è come un gioco, anche un divertimento e in fondo si spera di poter fare un affare». Qualcuno l’ha fatto, svelando subito il contenuto del pacco perché impaziente di attendere, mentre molti se ne sono andati via con la loro sporta colma di confezioni intatte che sarebbero state scartate a casa.
Come funziona
Disposti in diversi contenitori, i pacchi chiusi e di diverse dimensioni erano a disposizione di tutti. Per l’enorme quantità di persone desiderose di fare acquisti si è formata subito una lunga fila che veniva smaltita dagli operatori che facevano entrare in dieci alla volta e consentendo un tempo massimo di 10 minuti per la scelta dei pacchi. Fatto l’ingresso nell’area parte la caccia: rapida occhiata all’interno dei contenitori e, una volta individuato il pacco, lo si agita per sentire il rumore e cercare di intuire il contenuto. Si va poi al peso e alla cassa. Infatti, il costo dei pacchi misteriosi è proporzionale a quanto pesano: 2 euro ogni 100 grammi o 20 al chilogrammo, più 1 euro per una sporta di plastica di grandi dimensioni se necessaria.
Alla scoperta
«Voglio proprio vedere cos’ho comprato così alla cieca, perché sento che avrò trovato solo cose che non mi servono» ha detto ironicamente Maurizio di Ferrara. Alla fine nelle confezioni c’erano un monitor da automobile, che aveva già incorporato nella sua auto, e un robot per pulire casa. Massimo invece è arrivato a spendere 54.60 euro scegliendo pacchi silenziosi e trovando un lettore DVD, mentre per gli altri acquisti si è riservato di valutarli a casa. C’è poi chi puntava solo sulle confezioni piccole, come Lucio: per lui un portaborracce per la bicicletta. Francesco, 26 anni, ha invece trovato un giocattolino per gatti e il suo amico Gian Luca un sacchetto pieno di perline colorate, e non della sabbia come credeva al momento del peso.
«Ho letto sul giornale di questa iniziativa – riferisce Mauro – e anche sui social network. La cosa mi ha incuriosito, soprattutto perché qui si tratta solo di fortuna. È come partecipare ad una pesca di beneficenza e per questo ho investito non più di 20 euro, perché in fondo questo divertimento costa». Mario da Filo di Argenta, che di professione svolge il ruolo di ispettore al controllo delle telecamere, è arrivato fra i primi acquirenti. «E guardi cos’ho trovato – esclama –. Una piccola telecamera che si può posizionare sul computer. Ne controllo circa 120 al giorno e proprio a me doveva capitare. Nell’altro pacchetto ci sono invece due specchietti per motorino, penso. Tutto sommato è stato un simpatico passatempo».
Beatrice ha solo due pacchi e non sono neppure tanto pesanti, infatti la spesa è stata modesta. Ne apre uno e trova un vestito nero di cotone a maniche lunghe di taglia forte. «Questo andrà bene per mia mamma – dice un po’ delusa – l’altro lo aprirò più tardi». «Io cerco scarpe – fa sapere Luigi – ed è forse l’oggetto più facile da individuare perché non sono contenute in una scatola ma sono solo incartate e quindi al tatto sono subito riconoscibili. Il problema è prima di tutto il numero che si può cercare di capire dalle dimensioni e poi il modello, sempre toccando attraverso l’involucro. In famiglia siamo tanti e a qualcuno andranno pur bene, se non adesso nel tempo».
Da Copparo sono arrivati Fernando e Bea con Charly un bel cane da tartufo che però ieri non aveva nulla da annusare. «Mio marito segue le aste americane – riferisce Bea – e quindi oggi ha pensato di trovarsi in una situazione simile, ma le cose sono molto diverse. Quello che accomuna le due iniziative è la speranza di trovare qualcosa di importante. Io invece ho già pensato che se non sarà un oggetto utile lo darò in beneficenza alla Caritas. È un gioco a tutti gli effetti: c’è l’attesa in fila prima di accedere, circa di un’ora, e poi la curiosità di scoprire cos’hai trovato, il divertimento di poter toccare tanti pacchi. Un solo neo: alla fine devi pagare». L’iniziativa non è ancora terminata, perché proseguirà fino a sabato 10 maggio, dalle 9 alle 21, e domenica 11 dalle 9 alle 20.30. Cosa troverà il più fortunato?