Ferrara-Portomaggiore riaperta, lavori completati in tempi record
Ripristinata la linea “vittima” dell’incidente del pantografo in un solo giorno. Circolazione ferroviaria in graduale ripresa
Ferrara Se da un lato, quello nella tratta Portomaggiore-Alfonsine, il traffico dei treni è tornato alla normalità; dall’altro, compreso tra Ferrara e Portomaggiore, fine a questa sera è stata una giornata complicata. Tutta colpa dell’incidente avvenuto giovedì con il pantografo che si è sganciato dal treno 17616 della Ferrara-Rimini. I danni al convoglio saranno sistemati in officina ma è la linea che ha subito un serio problema visto che è crollata una lunga parte di cavo, rendendo di fatto impossibile la circolazione.
Sono stati circa 30 i tecnici di Rfi e delle imprese appaltatrici impegnati dal tardo pomeriggio di giovedì - e per l’intera notte - nelle attività di controllo della linea fra Ferrara e Alfonsine che ha reso necessario anche il ripristino di oltre due chilometri di linea di alimentazione elettrica. E proprio il cantiere d’urgenza ha portato ad un’altra mattinata complicata visto che sono stati almeno cinque i treni soppressi con ovvie ripercussioni soprattutto per i pendolari. Chi ne ha fatto maggiormente le spese sono stati studenti e lavoratori che si sono affidati al servizio sostitutivo, allestito da Trenitalia - Tper e affidato all’azienda La Valle. Identica soluzione sarebbe stata proposta anche per domani se i lavori non fossero finiti in tempo record. «Alle 19.10 sono terminate le attività di ripristino della linea anche nella tratta Ferrara – Portomaggiore - spiega Trenitalia-Tper oggi in una nota - La linea Ferrara-Ravenna è di nuovo interamente percorribile».
Nel frattempo si cerca di capire cosa abbia causato il distacco del pantografo. Si tratta di un incidente piuttosto insolito, tra l’altro su un treno comunque piuttosto nuovo come il Pop in uso in regione, rimasto bloccato giovedì all’altezza della Rivana. Il pantografo è uno strumento indispensabile per far muovere il treno perché trae l’elettricità dalla linea aerea e va a trasmetterla al treno. Il guasto ha di fatto staccato la spina al convoglio e anche per quello i passeggeri sono stati costretti a rimanere all’interno per oltre due ore senza possibilità di aria condizionata nella giornata finora più calda dell’anno. L’arrivo dei tecnici li ha “liberati” ma per evitare incidenti analoghi in futuro le verifiche sono in corso.