Ferrara, viola la Ztl e prende 31 multe: «Salasso di oltre 2mila euro»
L'uomo usava l'auto per andare al lavoro e non sapeva che la telecamera fosse attiva. La moglie è Paola Benini: «Gli avevano detto che era spenta. Anche trovare parcheggio è un'impresa, ecco com'è successo»
Ferrara «All’inizio ne sono arrivate un paio, dopo qualche giorno altre 4 o 5 seguite poco tempo dopo da un altro pacchetto, una dozzina. Allora ci siamo veramente preoccupati». Il postino non recapitava buone notizie, ma bollettini, multe per la violazione della Zona a traffico limitato. Alla fine il conducente dell’auto ne ha accumulate 31. «Le abbiamo pagate tutte (importo pieno quasi 100 euro ognuna) entro il termine indicato per usufruire dello sconto – spiega la moglie, Paola Benini – è stato un salasso, più di 2mila euro». Entro cinque giorni dal ricevimento della sanzione, infatti, si può ottenere una riduzione del costo del 30%. Ad innescare la costosissima serie è stata «la ricerca del parcheggio – racconta Paola Benini – Mio marito è un cuoco e lavora in centro storico, nella zona di via Saraceno. Trovare uno spazio libero per l’auto in quel settore di Ferrara è un’impresa che richiede tempo e pazienza, e non sempre garantiscono il risultato. Mio marito lavora nei pressi di via Saraceno e per raggiungere il ristorante e cercare un posto imboccava via della Paglia». Dove però si trova uno dei varchi della Ztl Medievale. Ogni giorno un passaggio per alcune settimane, alla fine dell’anno scorso, e – senza aver ricevuto segnali che potessero metterlo sull’avviso – le sanzioni si sono accumulate. Sono arrivate tutte quest’anno, consegnate in diverse giornate. La sequenza si è interrotta perché l’uomo per un certo periodo non ha dovuto raggiungere il luogo di lavoro. Nel frattempo è iniziato il recapito dei bollettini e il problema è venuto a galla.
«Mio marito non sapeva che la telecamera fosse stata attivata, circostanza che era stata esclusa anche da altre persone che gli avevano riferito che il dispositivo era spento», ricorda la lettrice. Insomma, quei passaggi si ripetevano per un rischio calcolato ma le informazioni ricevute non erano corrette, in questo caso si sono rivelate pure dannose (sul web è possibile recuperare la mappa dei varchi ztl, compresi gli orari di funzionamento, i veicoli ammessi, i parcheggi vicini, etc.).
Paola Benini è nota a Ferrara, insieme al marito ha gestito i ristoranti La Prinella e Al Solito Posto, diversi anni fa, per dedicarsi poi a nuove attività. Una di queste le ha consentito di sviluppare una propria linea di bigiotteria, PablaCreation, che propone nel suo banchetto e nelle sfilate. Lei è conosciuta anche come “La signora delle collane”. «In famiglia lavoriamo entrambi, oggi servono almeno due stipendi. La situazione la conosciamo tutti. Ma è chiaro che i soldi si possono spendere meglio di così – ha ironizzato Paola Benini –. Ci stavamo organizzando, infatti, per eseguire dei lavori. Con quella somma abbiamo finanziato il Comune». Nel frattempo è stata adottata una soluzione per ridurre lo stress da parcheggio, che in quella zona della città mette alla prova anche gli automobilisti più stoici. «Per la moto – conclude Paola Benini – è più semplice trovare un posto». È stata l’artigiana stessa a segnalare il fatto alla “Nuova”, commentando i dati contenuti nel Rendiconto 2024 della Polizia locale, con un totale di 3.1 milioni di euro incassati da sanzioni. Una somma in parte legata proprio al “lavoro” compiuto dal sistema di videosorveglianza acceso attorno alla ztl.
Gi.Ca.
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