A Ferrara il Palio notturno scalda piazza Ariostea. Tutto esaurito per le Corse
Vinta la sfida a distanza con la Champions League. A San Giorgio la gara delle putte e l’asino più veloce è di Santo Spirito. Attimi di tensione per lo staffiere di San Giovanni e bis “Tremendo” per San Giacomo
Ferrara È un salto nella storia, con l’appuntamento folcloristico più atteso dell’anno: le corse del Palio. In una piazza Ariostea gremita, nonostante la concorrenza della finale di Champions League tra Paris Saint Germain e Inter, le corse si sono disputate davanti a un pubblico partecipe e caloroso. E se alcuni contradaioli si sono divisi tra terra battuta e campo d’erba, la città ha dimostrato ancora una volta che la tradizione, qui, non è mai un’abitudine, ma un rito vivo.
Il pomeriggio è cominciato con i primi squilli di chiarine in piazza Castello, dove alle 18.45 si sono radunate le otto Contrade, ciascuna guidata da un Gonfaloniere e accompagnata da musici, sbandieratori, dame e armigeri. Sessanta figuranti per ogni contrada, ognuno con il proprio ruolo, il proprio passo, la propria fierezza. Alle 19.40 ha preso vita il Corteo storico, che ha attraversato il cuore della città lungo corso Ercole I d’Este, corso Biagio Rossetti e Porta Mare, fino a sfociare in piazza Ariostea. Ad aprire la sfilata, come sempre, la Corte Ducale, seguita – in rigoroso ordine – da borghi e rioni. Applausi e grida d’incoraggiamento hanno accolto l’ingresso in piazza delle Contrade, che hanno sfilato in senso antiorario offrendo brevi coreografie in movimento. Un passaggio solenne, culminato con la riconsegna del Palio De Domo Este alla Corte Ducale da parte della contrada detentrice, Borgo San Giovanni. Poco prima invece sono stati consegnati i premi “Nino Franco Visentini” per il Magnifico Corteo e “Cecilia Toselli” per la miglior acconciatura, entrambi destinati a Borgo San Luca, premiata per eleganza, rigore e capacità scenica.
Dopo la lettura dell’Editto di apertura e la suggestiva esibizione del “Gruppo Unico”, attorno alle 21 la tensione è iniziata a salire ed è cominciata la vera e propria anima della serata: le corse (CLICCA QUI per tutti i video). A rompere il ghiaccio, i più giovani: la Corsa dei Putti, valida per il Palio Rosso di San Romano. Fondamentale il sorpasso sulla curva finale dei 2 giri di pista che ha visto trionfare Devid Boldrini, per la contrada di San Giacomo, superando Nicola Scanavacca di San Luca e Michele Izzi di Santo Spirito. Una corsa che sin dalla partenza ha visto padroneggiare Robert Mandache di San Giorgio, che non è però riuscito a mantenere la guida fino alla fine.
Subito dopo, la Corsa delle Putte, che assegna il Palio di San Paolo, ha infiammato il pubblico: Francesca Campagnoli della Contrada di San Giorgio vince il Palio Verde, prima sin dalla partenza con un notevole distacco mantenuto fino al passaggio finale. Una gara che non ha lasciato scampo e che è stata festeggiata con un’invasione della piazza da parte dei contradaioli vincitori.
Schermi spenti e richiesta di non utilizzare flash per non dare fastidio agli asini durante tutta la corsa. È iniziata così la più imprevedibile tra le sfide: la Corsa degli Asini, per il Palio Bianco di San Maurelio. Confermate le tensioni venute alla luce sin dalle prove, soprattutto tra San Luca e San Giovanni. La quinta è la partenza valida con Denis Diego Del Duca in sella a Zucchero (San Luca) che guida fino al penultimo rettilineo quando viene superato da Thomas Bresciani su Soldatino Moreno di Santo Spirito, portandolo così alla vittoria. Attimi di tensione alla fine della corsa che hanno visto protagonista lo staffiere di San Giovanni, Francesco Ferrari, che ha si è riparato saltando all’interno della propria curva per poi scappare, evitando così una tentata aggressione.
A ultimare le gare, il momento più atteso: la Corsa dei Cavalli per l’assegnazione del prestigioso Palio di San Giorgio. Sotto i riflettori otto cavalli si sono contesi il titolo: Borghesia (San Benedetto), Dididomodossola (San Giacomo), Zodiaca (San Giorgio), Divino Amore (San Giovanni), Abracadabra (San Luca), Carilbom (Santa Maria in Vado), Bramosu de Campeda (San Paolo) e Chimera da Clodia (Santo Spirito). Un’ora e mezza di preparazione, tre partenze false e due ammonizioni dopo, ecco il via. San Giovanni conduce per gran parte della gara, resistendo anche all'attacco di San Luca – che era partito di rincorsa – sull’esterno. Il fantino del borgo rossoblù, Carlo Sanna, guadagna metri e prende il largo, facendo pregustare il bis alla contrada della lince bendata, ma ecco che San Giacomo giunge da dietro, sorpassa e taglia il traguardo per primo, con un arrivo al fotofinish insieme a Santo Spirito e San Giovanni. Francesco Caria, detto “Tremendo”, su Di Didomodossola ha vinto ancora la Corsa dei cavalli per San Giacomo. Il fantino è la sesta volta che vince il Palio giallo di San Giorgio su undici partecipazioni: la prima era stata proprio con i colori del borgo gialloblù.
La serata si è conclusa con l’ultimo corteo: quello dei vincitori. Guidate dalla Corte Ducale, le contrade che si sono aggiudicate i Palii si sono mosse in processione verso la Cattedrale. Sotto le finestre della Sala dell’Arengo, i vessilli sono stati issati al grido corale di “Este Viva!”, a suggellare un’edizione che ha saputo affermare la forza e l’identità di una città intera.