Eventi in Ariostea, «stop alle 24 e corridoi per i residenti». Le richieste del Pd
Soluzioni immediate e in vista del 2026 sui concerti in piazza: le proposte dei dem pronte ad arrivare in Consiglio comunale a Ferrara
Ferrara Impatto acustico e rumore prolungato; accessibilità compromessa; disservizi per consegne e attività economiche; uso esclusivo di spazio pubblico e carenza di comunicazione. Chi ha seguito le puntate precedenti saprà già che il riferimento è a piazza Ariostea e ai disagi sollevati dai residenti per l’impatto del Summer Festival sulla vita di tutti i giorni. Tutte questioni che il Partito democratico, punto per punto, affronta in un ordine del giorno pronto ad essere portato in Consiglio comunale – prossima seduta il 7 luglio, a cinque giorni dalla fine della rassegna –: si leggono anche diversi impegni, di immediata urgenza e per l’anno prossimo, che sindaco e giunta sono chiamati a rispettare.
Proposte e soluzioni che i dem hanno messo nero su bianco dopo «le numerose testimonianze dirette di residenti e lavoratori dell’area di piazza Ariostea». Segnalazioni, si legge nell’odg, che «hanno messo in luce problematiche gravi e persistenti che un gruppo di cittadini ha manifestato in prima istanza a sindaco e amministrazione e successivamente con una lettera firmata alla stampa». Tutte istanze raccolte anche «in un’assemblea pubblica a cui il Partito democratico ha scelto di essere presente».
Impegni
Arrivano dunque proposte concrete, che i consiglieri dem espongono nell’ordine del giorno. Tra gli impegni di immediata urgenza figurano la sospensione di «tutti i dj set post concerto e dell’autorizzazione agli eventi in deroga che si protraggono oltre la mezzanotte, compreso il deflusso del pubblico, al fine di agevolare il riposo dei residenti». Si prosegue: «Mettere in atto un piano di pulizie urgente e straordinario che coinvolga l’intero quartiere di piazza Ariostea e le aree limitrofe da attuarsi nelle prime ore del mattino successivo a ciascun evento; istituire un Urp (Ufficio relazioni con il pubblico) mobile per la presa in carico delle situazioni considerate più gravi (rientro a casa di persone con disabilità o fragilità, situazioni di emergenza sanitaria, impedimenti vari)».
“Non posso spostarmi liberamente nel mio quartiere”, avevano richiamato gli abitanti, così il Pd chiede di «istituire corridoi di libero accesso per i residenti all’interno dell’area del Festival, regolamentati con attestato di residenza o altro sistema». Altro punto delicato: «Istituire parcheggi esterni per i visitatori e riconvertire i parcheggi attualmente a loro dedicati in parcheggi riservati ai residenti». Infine: «Incaricare urgentemente un tecnico per la verifica in loco dei volumi nell’abitazione più vicina all’area concerto durante le prossime date al fine di monitorare e garantire il rispetto dei limiti di intensità e orario del suono fissati in deroga; oltre ad impegnare l’organizzatore dell’evento a ricoverare in modo corretto e non sui marciapiedi la segnaletica e le transennature utilizzate le sere di eventi per la chiusura dei varchi e le modifiche alla segnaletica».
Di tutt’altra natura l’impegno per il 2026: «Individuare e infrastrutturare uno spazio alternativo e meno impattante nell’area del previsto Parco Sud alleggerendo la pressione su Ariostea; prevedere un limite alle attività rumorose in zona ad alta intensità di residenti come piazza Ariostea dalle ore 24; incentivare l’uso di tecnologie smart city per il monitoraggio e la mitigazione del rumore». La sfida è aperta.