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Il caso

I conti della Spal ai raggi X. Focus su 8,5 milioni di tributi

Daniele Oppo
I conti della Spal ai raggi X. Focus su 8,5 milioni di tributi

Anche la Procura fa istanza di fallimento e studia i bilanci. Mercoledì davanti al giudice udienza per valutare le quattro istanze di liquidazione giudiziale

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Ferrara Un debito verso il Fisco e l’Inps che ammonterebbe a oltre 8,5 milioni di euro. È questo il motivo che ha portato la Procura di Ferrara a presentare un’istanza autonoma per chiedere la liquidazione giudiziale della Spal Srl, la Spal di Joe Tacopina e Marcello Follano. Ed è ciò che sta dietro alla perquisizione con sequestro di carte e libri contabili effettuati la mattina di ieri – e proseguiti anche oggi – nella sede di via Copparo.

Un sequestro, dunque, collegato a quell’istanza e all’udienza in calendario per mercoledì prossimo (6 agosto), quando la giudice Anna Ghedini dovrà vagliare le quattro istanze di liquidazione finora presentate e, come è possibile che avvenga, dichiarare il fallimento della Spal Srl, con contestuale nomina del curatore fallimentare. Dal punto di vista penale c’è un fascicolo sulla scrivania della sostituta procuratrice Isabella Cavallari, al momento senza particolari ipotesi di reato né indagati iscritti, ma tutto potrebbe cambiare dopo il 6 agosto, data nella quale è in calendario l’udienza davanti alla giudice Anna Ghedini, chiamata a pronunciarsi su quattro istanze di liquidazione giudiziale della società (presentate da ex dipendenti e calciatori, oltre che dalla Procura estense). Si avranno probabilmente più certezze anche sul passivo totale lasciato – ed è facile che nuovi creditori si insinueranno nella procedura – e su eventuali piani di rientro dell’esposizione debitoria. E potrebbe essere dichiarato il fallimento della Spal Srl, con contestuale nomina di un curatore. In questo caso, a seconda delle condizioni riscontrate e di ciò che emergerà dalle carte contabili della Spal, è possibile che si apra un’indagine per eventuali ipotesi di bancarotta.

Gli 8,5 milioni di euro di esposizione fiscale e previdenziale si ricavano dall’ultimo bilancio depositato dalla società, quello al 30 giugno 2024. Qui risultano 6,9 milioni di euro di debiti tributari e 1,7 milioni di debiti previdenziali. Si tratta di una somma composta da trascinamenti tra gli anni 2022 e 2024. Va specificato che la Spal si era avvalsa della facoltà di prorogare l’assolvimento degli obblighi di pagamento (cosa prevista dalle norme post Covid-19), per cui alcune delle somme, alla data della redazione del bilancio, risultavano esigibili o in quell’anno o nell’anno successivo (ovvero nel 2025). Quel bilancio, va ricordato, si era chiuso con un passivo di oltre 9 milioni di euro (derivanti da uscite per oltre 29 milioni, in riduzione rispetto ai 35 milioni del bilancio precedente, ma sempre elevate), l’erosione di oltre un terzo del capitale sociale versato e la necessità per i soci di effettuare un aumento di capitale di oltre 7 milioni di euro.

Non è da escludere che questo quadro sia ulteriormente peggiorato nel corso dell’ultima stagione sportiva disputata nel mondo professionistico. Il crollo è però stato repentino, per molti inaspettato, soprattutto per giocatori e dipendenti: e se i primi potranno accedere ai fondi Figc per recuperare almeno parte delle somme che gli spettano, i secondi devono sperare che qualcosa sia rimasto o che Tacopina & Co abbiano trovato nel frattempo le risorse necessarie a saldare i debiti. Tra pochi giorni se ne saprà di più.

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