Il viaggio da sogno diventa incubo: a Ferrara vittime da ogni parte d’Italia
Agenzia “svanita”, si moltiplicano i casi di chi si è fatto allettare da super offerte. Una delle storie: «Addio a 7.200 euro per un viaggio di una settimana in Grecia»
Ferrara Un viaggio da sogno, che per centinaia di persone si è trasformato in un incubo. Si allarga a macchia d’olio il caso legato all’agenzia viaggi Grandi Sogni. Dopo aver abbandonato la propria sede fisica oltre un anno fa in via Garibaldi 171, l’agenzia ha continuato ad operare via social network in particolar modo su Instagram (Il caso). I pacchetti proposti, a partire dal 15 febbraio 2024, sono molto vantaggiosi e questo ha indotto molte persone a rivolgersi alla suddetta agenzia. È bene notare innanzitutto come fino al 12 aprile di quest’anno sotto agli annunci (ma anche nella pagina Facebook e su alcune fatture inviate ai clienti dell’agenzia) si faccia inizialmente riferimento all’Agenzia Viaggi Noemi con sede a Lavena Ponte Tresa (Va), vicino al confine italo-svizzero. Di tale agenzia però nessuno dei commercianti limitrofi alla sede dichiarata contattati da La Nuova Ferrara ne ha mai sentito parlare.
I mesi passano, l’agenzia Noemi va in liquidazione, ed il suo posto lo prende l’agenzia Grandi Sogni usando il medesimo recapito telefonico. I mesi passano così, tra offerte quasi troppo convenienti per essere veri e viaggiatori speranzosi. Nel frattempo, i bonifici arrivano copiosi sul conto bancario dell’agenzia la quale, invece di inviare la documentazione relativa al viaggio ed i biglietti aerei, semplicemente sparisce nel nulla. Niente più contatti via Whatsapp e chi prova a scrivere sui canali social viene semplicemente bloccato e questo vale per tutti, dal Nord al Sud. Preziosi risparmi e progetti di vacanza che vanno in fumo, lasciando solo tanta rabbia ed amarezza.
Fra i tanti casi c’è anche quello di Valentina di Senigallia: «È una vicenda incresciosa. Cercavamo una meta di vacanza per sei persone a metà agosto ma i costi delle varie agenzie erano decisamente alti. Ad inizio giugno tramite Instagram vedo l’annuncio di un pacchetto viaggio per Zante, in Grecia, ad un prezzo molto interessante. Ho chiesto informazioni ed abbiamo iniziato a conversare via Whatsapp e l’agenzia sembrava avere tutte le carte in regola. Avremmo speso in tutto 7.200 euro per volo, resort a cinque stelle ed assicurazione».
Arriva il primo campanello d’allarme: «Una sera ricevo un messaggio di un’altra ragazza che non aveva avuto una buona esperienza con questa agenzia. Presa dal panico dato che avevamo già pagato metà della cifra, contatto sia l’hotel che la compagnia assicurativa e da entrambe non risultava nessuna prenotazione, né tantomeno alcuna polizza. Richiamo l’agenzia viaggi allora, la quale mi rassicura che tutto sarebbe stato visibile nel mese di agosto come da prassi».
La partenza si avvicinava: «Come pattuito, il 2 agosto saldiamo la restante parte del viaggio e ci viene detto che il giorno successivo ci sarebbe arrivata tutta la documentazione. I giorni passavano però e non vedevamo nulla, l’agenzia poi è sparita assieme ai nostri soldi e ci hanno anche bloccato sui social. Tremo dalla rabbia solo a pensarci e voglio assolutamente che venga fatta giustizia». Stessa sorte anche per Antonio dall’Abruzzo, con 1.080 euro spariti per una vacanza a Palma di Maiorca, per Vincenzo da Caserta e la sua famiglia che hanno speso 3.400 euro per una vacanza a Zanzibar mai realizzatasi e per Stefania che ha visto sfumare quasi 2.500 euro per una vacanza a Disneyland con la famiglia. Il modus operandi è sempre il solito: tante promesse, rassicurazioni, prenotazioni e polizze assicurative risultate non esistenti dopo la verifica degli interessati, e la sparizione nel nulla dopo l’avvenuto pagamento. E questi casi rischiano di essere solo la punta di un iceberg la cui grandezza è ancora tutta da verificare ma che si preannuncia molto considerevole.
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