Schianto in moto sull’Acciaioli. Gioele Fogli muore a 20 anni
Tragedia all’incrocio con viale Carrà a Lido Pomposa. A nulla sono valsi i tentativi di rianimare il giovane
Lido Pomposa Ancora una giovane vittima della strada e così il numero dei morti a Ferrara e provincia sale a sette in 15 giorni. Uno schianto fatale in moto è costato la vita quest’oggi a Gioele Fogli, comacchiese di vent'anni. Il tragico incidente stradale, avvenuto attorno alle 13.20, ha suscitato profondo dolore nella comunità locale, che piange un altro giovane, dopo una analoga tragedia costata la vita il 7 agosto scorso, a circa 400 metri di distanza dall'incidente di oggi, ad una ventinovenne romena, Alexandra Trebe. Secondo quanto si è appreso sul posto, Gioele Fogli, in sella alla sua Yamaha rossa, stava percorrendo la strada Acciaoli con direttrice di marcia sud-nord, ossia da Porto Garibaldi a Lido Nazioni, quando, all'altezza di una serie di curve pericolose poste in prossimità di via Carra' a Lido Pomposa, ha sbandato paurosamente, perdendo il controllo della moto finita contro il guard rail sulla opposta corsia. Sbalzato dalla Yamaha, il giovane ha compiuto un volo in aria prima di cadere violentemente sull'asfalto. I primi automobilisti in transito hanno subito lanciato l'allarme, ma per il ragazzo, che avrebbe compiuto 21 anni il prossimo 8 novembre, non c'era più nulla da fare.
In rapida successione sono intervenuti l'automedica e l'ambulanza dell'ospedale del Delta, ma i soccorritori, vista la gravità della situazione, hanno richiesto anche l'intervento dell'elisoccorso. Per quasi un'ora sono state attuate le manovre di rianimazione cardiopolmonare, anche mediante l'impiego del defibrillatore, ma il giovane comacchiese non ha più dato alcun segno di vita. Sul posto sono intervenute anche le pattuglie delle stazioni di Porto Garibaldi e Lido Estensi, per curare i rilievi stradali e sospendere temporaneamente la circolazione veicolare. La moto, in seguito al violento impatto, si è spezzata in due tronconi. Una ruota è finita contro un altro guard rail. Le cause del decesso del giovane centauro sono da attribuire a trauma pneumo-toracico, trauma facciale e cranico, fratture multiple e contusioni. Dopo il benestare del magistrato di turno, attorno alle 16 la salma è stata rimossa e trasportata all'istituto di Medicina Legale di Ferrara. I rottami della moto sono stati prelevati dal carro attrezzi e alle 16.30 i carabinieri, che avevano anche presidiato gli incroci a raso lungo l'Acciaioli, hanno riaperto la strada al traffico.
Diversi automobilisti, che si sono fermati dopo l'incidente, hanno cominciato ad interrogarsi e a confrontarsi sulla pericolosità di un tratto di strada, attraversato da curve ad esse. «Ogni volta che si esce da via Carra' e da via Valsugana, strada che finisce a fondo chiuso, si rischia di imbattersi in auto e moto che si vedono sbucare all'ultimo minuto – hanno affermato alcuni residenti –. I segnali stradali ci sono, ma addirittura coprono in parte la visuale per chi esce dagli incroci. Ci sono stati altri incidenti stradali in questa zona e anche la velocità è un fattore di rischio. Oggi si è consumata una tragedia grande».