Come si muove il lupo a Ferrara, iniziano i controlli
Il WWF con Wolf Group, Unife e Comune preparano una serie di attività utili ad analizzare il fenomeno e a indagarlo in modo scientifico e sul campo
Ferrara L'obiettivo è di quelli ambiziosi e si inserisce in una ricerca che da tempo vede il Ferrarese all'avanguardia: la sempre maggiore presenza di lupi porterà a raccogliere dati scientifici aggiornati sulla presenza e le dinamiche di popolazione nel territorio ferrarese, “diffondere informazioni corrette e promuovere comportamenti consapevoli tra cittadini e comunità locali, favorendo una convivenza equilibrata tra uomo e fauna selvatica".
Le attività previste includono monitoraggio sul campo, fototrappolaggio, raccolta e analisi di campioni biologici, oltre a incontri divulgativi e momenti formativi rivolti a scuole e cittadini. Il piano operativo è stato sancito da due convenzioni stipulate dal Comune di Ferrara con il Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie dell'Università di Ferrara e con il WWF Ferrara ODV, che si avvale del supporto tecnico del Wolf Group Italia.
"Il ritorno del lupo, dopo decenni di assenza - dichiara il vicesindaco con delega all'Ambiente Alessandro Balboni - è il segno di un ecosistema che si sta riequilibrando e che deve essere tutelato e tenuto sotto controllo. Queste convenzioni sono un passo importante per la conoscenza e la gestione consapevole della presenza dei lupi sul nostro territorio, perché ci permettono di coniugare la tutela della fauna locale e la sicurezza dei cittadini. Solo attraverso un monitoraggio scientifico e continuo possiamo garantire convivenza, informazione corretta e rispetto per la natura, rendendo Ferrara un esempio unico di equilibrio tra uomo e ambiente".
"Il lupo - spiega Mattia Lanzoni, ricercatore dell'Università di Ferrara - è in espansione su tutto il territorio nazionale da quasi mezzo secolo, dopo aver sfiorato l'estinzione negli anni '70. Tale espansione ha visto coinvolto anche il territorio della pianura padana e del Ferrarese. Questa specie, tradizionalmente associata a zone montane o collinari, ha colonizzato anche la pianura grazie ai corridoi ecologici, alle aree umide, agli argini, alle golene e all'aumento della fauna selvatica. L'importanza di monitorare l'ecologia della specie, la distribuzione e la consistenza delle popolazioni, nonché il comportamento in contesti antropizzati, è fondamentale per una gestione consapevole basata su dati scientifici aggiornati e robusti. Solo così - conclude Lanzoni - è possibile costruire una corretta informazione e promuovere una convivenza equilibrata".
"Il lupo è una specie fondamentale - dichiara Giampaolo Balboni, Presidente WWF Ferrara - per l'equilibrio della natura, ma spesso è vittima di luoghi comuni e incomprensioni. Con questa collaborazione vogliamo promuovere una conoscenza scientifica e oggettiva della sua presenza sul territorio ferrarese, evitando allarmismi e favorendo pratiche di gestione corrette e rispettose della fauna e della comunità locale".
"Da oltre sei anni monitoriamo la presenza del lupo nel ferrarese, - spiega Riccardo Gennari, fondatore di Wolf Group Italia - raccogliendo dati, tracce e avvistamenti, e informando i cittadini sui comportamenti corretti da adottare. Questa convenzione con Comune, WWF e Università ci permette di ampliare e sistematizzare le osservazioni, portando risultati scientifici affidabili che aiutino la convivenza tra lupi e comunità locale"
