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Il dramma

Schianto mortale con l’aereo, il precedente in famiglia: il cognato di Barone perse la vita nello stesso modo

Schianto mortale con l’aereo, il precedente in famiglia: il cognato di Barone perse la vita nello stesso modo

Era Alessandro Ammirati, pilota dell’Alitalia che il 2 marzo 2005 perse la vita nelle medesime circostanze su un velivolo precipitato proprio ad Aguscello. In provincia di Ferrara c’è anche un altro precedente

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Ferrara “Sembra che il destino si sia accanito su quella famiglia”. Un pensiero che ha attraversato diverse persone dopo aver scoperto che la vittima dell’incidente mortale con l’aereo ultraleggero di oggi, Fausto Barone, era cognato del comandante Ammirati, che vent’anni fa, il 2 marzo 2005, perse la vita nelle medesime circostanze su un velivolo precipitato proprio ad Aguscello.

Una tragedia che nessuno ha mai dimenticato a Ferrara anche perché le vittime erano molto conosciute. L’aereo stava compiendo degli esercizi in volo, quando, come hanno riferito diversi testimoni, è precipitato a terra di punta. Le due persone a bordo non hanno avuto scampo, sono morte sul colpo. L’aereo si è letteralmente disintegrato. Le due vittime: il ferrarese Alessandro Ammirati, 40 anni, pilota dell’Alitalia sposato e con due figlie (anche fratello di Cinzia, moglie di Fausto Barone), e Francesco Agostinacchio, 44 anni, medico di base originario di Bari e da anni a Ferrara, dove svolgeva la professione. Lo schianto è stato tremendo: la punta si è conficcata a terra e il piccolo velivolo è andato in pezzi. Per i due piloti non c’è stato scampo. Dopo i rilievi della Polizia scientifica, le salme dei due piloti sono state recuperate e trasportate all’Istituto di medicina legale. Sul luogo della tragedia carabinieri, vigili del fuoco e Scientifica. Le indagini erano state portate avanti dal pm di turno Nicola Proto. L’aereo stava compiendo esercizi di stallo (il motore veniva spento e poi riacceso) per attivare le manovre base in caso di emergenza, esercizi “canonici” per prendere padronanza coi comandi dell’aereo, non considerati pericolosi. È stato così sentito il rumore del motore che veniva spento e poi riacceso, ma a un certo punto, aveva riferito un testimone, «non ho sentito più il motore: ho alzato gli occhi e ho visto l’aereo cadere a vite».

Il 1º marzo 2010 è Codigoro teatro di una tragedia. Questa volta a perdere la vita è Gabriele Aguiari, mesolano di 61 anni, che si schianta con il suo deltaplano subito dopo il decollo dal campo “Ali del Delta”. Il velivolo si distrugge completamente: il pilota riporta ferite gravissime e viene trasportato in ospedale, dove però muore il giorno successivo.

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