Ferrara, parcheggi a pagamento in Certosa: «Si faranno o no?»
Nuovi interrogativi sul progetto di introdurre posti auto in abbonamento nell’area del cimitero monumentale. La consigliera del Pd: «Scelta in contrasto con il Pums»
Ferrara La consigliera comunale del gruppo del Partito democratico Sara Conforti ha presentato un’interpellanza rivolta al sindaco e alla giunta per chiedere chiarimenti sul progetto – o sulla valutazione preliminare – di introdurre posti auto in abbonamento nell’area della Certosa monumentale o nelle sue immediate adiacenze.
Un’ipotesi che aveva già sollevato discussioni nelle scorse settimane e che la Nuova Ferrara aveva anticipato con un articolo dedicato, rilevando come l’amministrazione stesse ragionando su nuovi stalli a pagamento in una zona particolarmente delicata della città. Conforti ricorda come il Piano urbano della mobilità sostenibile prevedesse originariamente la realizzazione di cinque parcheggi di attestamento in aree periferiche, mai concretizzati, e sottolinea come la mancata attuazione di tali infrastrutture non abbia contribuito ad alleggerire la pressione del traffico verso il centro storico. «La scelta di ricavare nuovi parcheggi proprio nell’area della Certosa – dice Conforti – implicherebbe possibili ripercussioni sull’assetto complessivo della mobilità e l’intensificarsi del traffico sull’asse Porta Mare-Porta Po-Biagio Rossetti, già al collasso, e interessato dalla presenza di numerosi istituti scolastici».
L’interpellanza chiede all’Amministrazione di chiarire l’area esatta interessata, se siano già state inviate richieste per offrire abbonamenti a soggetti esterni, e se il nuovo parcheggio implicherebbe deroghe permanenti alla Ztl. La consigliera Pd domanda inoltre con quali motivazioni la giunta ritenga l’intervento coerente con gli indirizzi del Pums, improntati alla riduzione del traffico e allo sviluppo della mobilità sostenibile, e se intenda riattivare il percorso per i parcheggi di attestamento rimasti finora sulla carta.
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