La Nuova Ferrara

Sani e belli
Il personaggio

Sabrina Salerno: l’infanzia, la carriera e la ricerca della felicità (e i suoi trucchi per tenersi in forma)

di Angelica Amodei
Sabrina Salerno: l’infanzia, la carriera e la ricerca della felicità (e i suoi trucchi per tenersi in forma)

La showgirl e cantante: «Il lavoro e la musica sono stati terapeutici. Da bambina ero spesso triste e malinconica, ma crescendo ho deciso di trovare la luce e la mia serenità. Per mantenermi giovane? C’è dietro un grande impegno: attività fisica regolare e alimentazione sana». Il décolleté? «Mia nonna aveva un seno bellissimo»

06 aprile 2023
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Mi avete sempre vista sul palco o in tv come un vulcano piena di energia, grintosa, positiva… eppure questa mia vitalità è anche il frutto di un lavoro che ho fatto su me stessa nel corso della mia esistenza. La vita non è stata sempre facile, ho cercato quindi volermi bene in primis. Prendersi cura di sé stessi, amarsi è sì un viaggio lungo e difficile, ma estremamente importante. Sabrina Salerno si racconta a Sani e Belli sincera. “La vita è un percorso meraviglioso, ma tortuoso. Noi nasciamo già con un vissuto alle spalle, portiamo con noi bagaglio che è la nostra famiglia: questo può essere più o meno pesante. Non sempre è un tesoro da cui attingere. Ciò significa che nella vita non si parte tutte le volte con un vantaggio, ma nulla è perduto. Ed io ne sono l’esempio”.

Lei, infatti, ha confidato di non aver avuto un’infanzia facilissima, ma ciò non le ha impedito di costruire la sua vita di successi, non solo professionali, ma anche affettivi.

“Non sono partita agevolata, ma io di questo ne ho fatto il mio punto di forza. Questo è un po’ il mio concetto di vita: trarre dalle cose negative, il lato positivo. Gli eventi negativi possono diventare esperienze positive in futuro, perché sai cos’è il dolore, cos’è il male. Ho iniziato da ragazza, ho cercato la mia luce. E il mio lavoro, lo spettacolo sono stati il risultato di questo percorso. La musica ha avuto un forte potere terapeutico. Credo di aver scelto questo lavoro forse inconsapevolmente anche come fonte di cura del benessere interiore. Certo, ci sono voluti impegno, sacrifici… non è stato tutto rose e fiori. Mai. Sono anche un po’ fatalista e credo nel destino. Possiamo sì fare le nostre scelte, ma ci sono dei passaggi nella nostra vita che non possiamo evitare. Sul lavoro ci ho provato e sono riuscita a costruire la mia carriera. Eppure, non ho mai voluto apparire a tutti i costi. Amo fare spettacolo, esibirmi sul palco. Andare in tv solo per farmi vedere, non mi interessa”.

Lei è un’esplosione di vitalità e positività: è sempre così?

“Pensi, io sono nata malinconica e quelle sensazioni di profonda tristezza mi appartengono. Da bambina era facile che venissi colpita da momenti di nostalgia tendente al pianto. Ma dentro di me alberga l’altra faccia della medaglia, c’è la Sabrina che si dice: ‘Reagisci, non puoi stare così’. Ho imparato a dare letteralmente una sferzata alle mie giornate no, ritrovando energia, positività e voglia di sorridere. Ma desidero sottolineare una cosa: la malinconia è una strana compagna, non è sempre negativa. Secondo me ti porta a fare pensieri sulla vita forse più profondi. Ti regala una sensibilità diversa”.

Quando conta ridere, sorridere?

“È importantissimo! In una fase della mia vita da adulta, ho vissuto con una pesantezza pazzesca, avvertendo dentro di me una grande fatica nel fare le cose. Nonostante io avessi un’immagine solare in pubblico, ero esattamente il contrario. In quel momento, ho capito che dovevo mettere a posto queste due Sabrine, quella fisica che sorrideva, con quella mentale che invece era cupa, malinconica. Così ad un certo punto della mia vita mi sono detta: ‘Basta, devo imparare a divertirmi di più, altrimenti mi rovino la vita’. Ricordiamoci sempre che la vita è breve, oggi ci siamo, domani non si sa. Ci prendiamo troppo sul serio. Mi sono impegnata per vivere meglio le mie giornate, per essere più allegra. La felicità è bella, ma è fatta di attimi, di piccoli momenti. Oggi so divertirmi di più. Credo di essere fortunata in questo: so prendere le distanze anche da me stessa, riesco ad avere questa capacità di salvarmi perché l’ho sempre avuta sin da piccola. Di cercare la luce oltre il buio”.

Questo percorso di ricerca della luce lo ha fatto sola o ha chiesto aiuto alla psicoterapia?

“In verità ho fatto tutto da sola, sempre. So guardarmi dentro. Se non avessi fatto questo lavoro credo che avrei scelto la professione della psicologa. Amo poter aiutare il prossimo, mi attivo sempre quando è nelle mie corde. Sono una psicologa mancata, la mente umana è per me un mondo affascinante”.

Lei fa squadra con le donne…

“L’ho sempre dichiarato: tra donne se si crea una squadra vera, ci si capisce anche meglio. In fondo si interpretano anche più profondamente le fragilità dell’altra. Quindi, quando c’è affetto e stima sincera, sì preferisco lavorare con le donne. Non sto screditando gli uomini, ho sposato un uomo meraviglioso, ho un figlio maschio che è l’amore della mia vita, ma con le donne mi trovo molto bene”.

Dalla mente al corpo: come si tiene così in splendida forma?

“Mi alleno molto, in media tre volte a settimana, ma quando posso anche tutti i giorni. Seguo un allenamento funzionale, ora vorrei dedicarmi allo yoga, che aiuta anche a mantenere l’elasticità del corpo. Di volta in volta, mi alleno seguendo esercizi diversi, per gruppi muscolari. Un giorno mi dedico alla parte alta, per esempio, un altro alla parte bassa. Poi durante le tournée mi esibisco in spettacoli di oltre due ore e anche quelli rappresentano una ginnastica pazzesca. “Sono anche attenta all’alimentazione, non bevo alcol. Solo in tournée visto che davvero ho un consumo energetico importante mi concedo alla sera un bicchiere di champagne rosè, come ho fatto in Francia. Mi regolo molto a tavola, prediligo i cibi vegetali, amo frutta e verdura. Non mangio pesce, non l’ho mai amato e poca carne, circa una volta a settimana, anche perché credo che sia sinceramente un problema di coscienza. Mi piacerebbe vivere in un mondo con un maggior rispetto nei confronti degli animali. Per non farmi mancare il giusto apporto proteico, visto che faccio anche molto sport, mi concedo proteine vegetali”.

Ha un decolleté naturale al 100 percento, sempre giovane. Qualche cura particolare?

“L’ho ereditato da mia nonna, aveva un bellissimo seno. Poi faccio molto sport per la muscolatura delle braccia e dei pettorali. Curo con attenzione la pelle, la idrato e la nutro regolarmente. Faccio anche la sauna e il bagno turco, che aiutano a mantenere la pelle depurata, favorendo l’eliminazione delle tossine. La cute appare di conseguenza più luminosa. E quando posso mi sottopongo a sedute di massaggi tailandesi, che aiutano la circolazione e a modellare”.